
Con quattordici anni di ritardo, forse le paratie antiesondazione sul lago di Como. Gli ultimi operai che erano al...
Con quattordici anni di ritardo, forse le paratie antiesondazione sul lago di Como. Gli ultimi operai che erano al lavoro per conto della Regione sul lungolago hanno lasciato il cantiere e adesso al lavoro ci sono quelli del Comune, ma si tratta del completamento dell’arredo urbano. La parte idraulica è stata portata a termine, anche se manca ancora il collaudo definitivo. Il cantiere infinito aveva preso il via l’8 gennaio del 2008 e si è concluso dopo scandali come il muro fronte lago, costruito e poi abbattuto, e gli interventi dell’Autorità Anticorruzione e della Procura nel 2016, con un’inchiesta che coinvolse due sindaci, funzionari e dirigenti comunali per i reati di turbativa d’asta, falso, abuso d’ufficio, abuso paesaggistico, deturpamento di bellezze naturali, corruzione. Il processo si è chiuso lo scorso anno in Cassazione, con l’assoluzione per tutti. Mancano i parapetti, che non verranno pronti prima dell’anno prossimo visto che devono essere ancora approvati dalla Soprintendenza e appaltati. Così il conto di 18 milioni di euro è lievitato a 38 milioni e salirà ancora. Ro.Can.