REDAZIONE MILANO

Abusi su due minorenni. Fisioterapista 60enne condannato a 12 anni per violenza sessuale

I due fratelli si fidavano perché era un amico di famiglia: hanno trovato la forza di raccontare, le indagini hanno confermato. L’imputato pagherà anche 120mila euro di provvisionale . .

Il fisioterapista ha abusato in modo continuativo di entrambi i fratelli

Il fisioterapista ha abusato in modo continuativo di entrambi i fratelli

di Anna GiorgiMILANOCondannato a 12 anni il fisioterapista sessantenne finito in carcere con l’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di due fratelli, minorenni all’epoca dei fatti. Condannato anche a pagare una provvisionale di 120mila euro. Fra 80 giorni il deposito delle motivazioni. Al momento della pronuncia delle sentenza in aula c’erano i genitori dei ragazzi e gli zii. L’indagine, coordinata dalla Procura, svolta dalla Polizia locale, aveva preso il via in seguito a una denuncia presentata dal padre di una delle vittime che aveva trovato la forza di raccontare degli abusi. Il fisioterapista lavorava anche in una squadra di calcio giovanile dell’hinterland milanese.

Stando a quanto ricostruito, la prima denuncia è scattata quando un ragazzino, minore di 14 anni, ha raccontato prima agli zii e poi ai genitori di aver subìto abusi sessuali dal 60enne, amico di famiglia. A quel punto, il fratello maggiore, che oggi ha 18 anni, ma che all’epoca dei fatti ne aveva circa 14, ha trovato a sua volta la forza di riferire ai familiari che pure lui era stato oggetto delle stesse attenzioni morbose da parte della medesima persona, per un periodo di tempo compreso tra il 2018 e il 2021; ha aggiunto di aver taciuto per anni per paura di non essere creduto e perché si trovava in soggezione rispetto a quella persona, di cui conosceva anche la moglie.

A quel punto, erano scattati gli accertamenti investigativi della polizia locale, che avevano trovato riscontri alle denunce e consentito alla Procura di chiedere e ottenere dal gip un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Il fisioterapista, come detto, lavora anche per una società di calcio giovanile dell’hinterland: gli episodi per i quali è stato arrestato non si sono svolti in quell’ambito, ma il fatto che ogni giorno fosse a contatto con ragazzini della stessa età di quelli che lo accusano aveva fatto sorgere il sospetto che i casi possano essere di più, anche se dopo gli accertamenti non erano sopraggiunte altre segnalazioni. In una nota la Polizia locale aveva spiegato che le esigenze cautelari erano nate da “un forte pericolo di recidiva e reiterazione del reato e dalla spregiudicatezza e disinvoltura dell’uomo nel porre in essere i comportamenti abusanti, anche alla luce dell’attività lavorativa svolta fino al momento dell’arresto". Le indagini sono state coordinate dal procuratore aggiunto Letizia Mannella e dalla pm Elisa Calanducci.