
Cernobbio, sorpresi dal maltempo improvviso durante un’escursione hanno chiesto aiuto
Erano usciti per fare una passeggiata, ma il maltempo improvviso e violento li ha sorpresi mentre si trovavano vicino al fiume Greggio a Cernobbio, nella frazione di Santo Stefano e sono rimasti bloccati senza più avere la possibilità di muoversi. Una zona impervia, resa ancora più accidentata e pericolosa dalle forti piogge, dove giovedì sera, tre ragazzini di 15, 12 e 9 anni, e il padre di 46 anni, di origine afghana, hanno perso l’orientamento e sono rimasti bloccati.
A impedirgli di ritornare verso il paese, è stato soprattutto l’improvviso ingrossamento di un torrente che li ha isolati, e il timore che potessero essere trascinati dalla corrente se avessero cercato di oltrepassarlo.
A dare l’allarme per chiedere aiuto, verso le 20 di giovedì, è stato il padre, che è riuscito a chiamare i carabinieri di Cernobbio, facendo così partire le ricerche con il 118 e il soccorso alpino, grazie alle indicazioni fornite e alla geolocalizzazione. Per raggiungerli e metterli in sicurezza, sono intervenuti undici tecnici della Stazione Lario Occidentale-Ceresio del Corpo Nazionale soccorso alpino e speleologico, assieme a carabinieri e vigili del fuoco. I soccorritori hanno raggiunto i ragazzi e il padre, che si erano fermati in una zona impervia, in linea d’aria all’altezza di via Gentrino: per arrivare fino a quel punto, le squadre hanno dovuto guadare il torrente reso insidioso dalle forti piogge che si sono abbattute sul lario nella serata di giovedì.
Le ricerche per arrivare a individuarli non sono durante molto: una volta in posto li hanno messi in sicurezza e imbragati per il recupero. Nella zona dei soccorsi sono arrivati anche i sanitari del 118 e gli infermieri del Cnsas, per accertarsi fin da subito delle loro condizioni di salute e prestare immediata assistenza medica.
Nel frattempo, cessato il picco di forti piogge, la portata del torrente si stava gradualmente riducendo, così i ragazzi con il padre sono stati accompagnati lungo il sentiero fino all’ambulanza. Nonostante la tempestività dei soccorsi, e la velocità con cui è stato individuato e raggiunto il gruppetto, l’intervento si è concluso in tarda serata, quando tutti sono stati portati in ospedale per accertamenti, soprattutto per il freddo subito in attesa dei soccorsi e per lo spavento, ma in buone condizioni di salute.
Pa.Pi