
Materassi a terra, condizioni di igiene che "rappresentano un grave pericolo per la salute e la sicurezza degli occupanti",...
Materassi a terra, condizioni di igiene che "rappresentano un grave pericolo per la salute e la sicurezza degli occupanti", e un cambio societario tra suocera e nuora grazie al quale sarebbe stato estinto un debito da 400mila euro con il fisco italiano. L’accesso della Guardia di finanza di Erba e della Polizia Locale in un capannone di via Comana Lunga 22 a Erba, sede di un’attività gestita da una donna di origine cinese – Taohng Zuh - ha consentito di trovare anche un dormitorio in cui c’erano letti e materassi in un ambiente "privo delle basilari norme igienico-sanitarie" e in una "situazione di assoluto degrado", in cui dormivano due donne, due neonati e due adolescenti. In seguito al successivo sopralluogo di Ats Insubria, il sindaco di Erba ha emesso un’ordinanza urgente per sgombero e ripristino della destinazione d’uso dei locali nei confronti rispettivamente degli affittuari e dei proprietari dell’immobile.
Ma nel frattempo la Gdf ha svolto gli accertamenti sull’attività produttiva, attiva nel settore della lavorazione e confezionamento di capi d’abbigliamento. È così risultato che l’attuale ditta aveva ereditato mezzi, clienti e fornitori da una precedente azienda che operava all’interno dello stesso stabile, di proprietà della nuora della Zuh, con un passaggio fittizio per evitare il pagamento delle imposte e beneficiare delle agevolazioni previste per le nuove attività. L’attuale titolare, era infatti ex dipendente della precedente società, che sarebbe stata resa inoperativa per non pagare debiti fiscali di oltre 400mila euro, grazie allo scambio di ruoli tra suocera e nuora. Uno stratagemma non nuovo per la Guardia di finanza: tale condotta rientra infatti in uno schema consolidato secondo il quale, una volta raggiunti gli obiettivi prefissati, l’attività viene chiusa e riaperta con un nuovo prestanome, in un ciclo continuo di "apri e chiudi", che ha lo scopo di rendere difficile l’individuazione dei reali responsabili, e venir meno agli obblighi fiscali e contributivi. Le verifiche sono comunque ancora in corso, per ricostruire ancora più dettagliatamente, andando a ritroso, la situazione fiscale delle due titolari dell’attività.
Paola Pioppi