MILLA PRANDELLI
Cronaca

La storia (falsa) dell’orso aggressivo che ha sbranato due setter: “Gira sui social ma è del tutto infondata”

Valvestino, la rassicurazioni della polizia provinciale di Brescia dopo l’ondata di panico alimentata da chat e social network: nulla di quanto narrato corrisponde al vero, non esiste alcun riscontro riguardo agli episodi di aggressione descritti online

Un orso fotografato dalle fototrappole

Un orso fotografato dalle fototrappole

Valvestino (Brescia) – La polizia provinciale di Brescia rassicura chi si reca nei boschi bresciani e specifica che, al momento, non vi sono notizie fondate di orsi aggressivi presenti nel territorio provinciale. Un’ondata di panico, alimentata da chat e social network, sta attraversando le montagne del Parco dell’Alto Garda Bresciano. La notizia di un orso particolarmente che avrebbe compiuto attacchi cruenti ai danni di animali domestici, ha gettato nello sconcerto abitanti e turisti della zona di Valvestino.

La storia, diffusa con toni drammatici, parla di scorribande incontrollate. Si racconta di un recinto forzato, di due cani da caccia setter sbranati, di capanni distrutti e di un’intera comunità lasciata sotto shock. Il pathos aumenta con il dettaglio delle lacrime del proprietario dei cani, descritto come un noto cacciatore ma di cui non viene fornita l’identità. Una presunta associazione venatoria, e anche in questo caso non è stato specificato quale sia, avrebbe secondo il web, chiesto di sospendere la caccia per tenere al sicuro chi la pratica.

La Polizia Provinciale di Brescia, dopo aver condotto accertamenti puntuali, interviene per fare chiarezza e sedare gli animi. La risposta delle forze dell’ordine è categorica: nulla di quanto narrato corrisponde al vero. Non esiste alcun riscontro riguardo agli episodi di aggressione descritti online. La stessa “comunità venatoria” che avrebbe richiesto lo stop alla caccia non ha mai presentato alcuna istanza formale alla Polizia.

Le indagini rivelano che le segnalazioni complessive sulla presenza dell’orso nel territorio bresciano sono assolutamente nella norma. I numeri ufficiali, aggiornati da fine aprile, periodo in cui gli orsi diventano più attivi, parlano di 61 segnalazioni. Di queste, solo 6 sono incontri ravvicinati (a distanze tra i 10 e i 20 metri). Gli atti predatori accertati sono limitati: 3 a danno di pollai, 3 ad asini, uno su un gregge di pecore e un altro su un apiario. Molte segnalazioni derivano semplicemente da fototrappole o dal ritrovamento di impronte. “ La Polizia Provinciale conduce una costante attività di controllo e sorveglianza sulla presenza di animali selvatici sull’intero territorio bresciano – dicono dal comando - pronta a dare notizia di situazioni di pericolo o di allarme, a tutela della popolazione, dei cacciatori e di chi frequenta abitualmente i boschi. Quanto circolato in queste ore, si ribadisce, è una notizia priva di ogni fondamento”.