MILLA PRANDELLI
Cronaca

Brescia, incitava alla violenza e all’odio razziale: giovane pakistano espulso dall’Italia

Sul web condivideva ed esaltava Al-Quaeda, l’Is e la jhiad islamica palestinese e la pratica del martirio

Il pachistano è stato imbarcato su un volo diretto a Lahore

Il pachistano è stato imbarcato su un volo diretto a Lahore

Brescia, 6 agosto 2025 –  Un cittadino pachistano di 24 anni è stato allontanato dal territorio nazionale con Decreto del Ministero dell’interno perché ritenuto pericoloso per la sicurezza nazionale e di apologia aggravata dalla finalità di terrorismo.

L’istruttoria è stata curata dalla Direzione Centrale dell'Immigrazione e della Polizia delle Frontiere. A eseguire il decreto è stato il questore di Brescia Paolo Sartori, dopo che il Tar del Lazio ha sospeso l’istanza di sospensione cautelare dell’esecuzione del provvedimento ministeriale.

Il pachistano è stato imbarcato su un volo diretto a Lahore. È partito nelle scorse ore dall’aeroporto di Milano Malpensa. Il profilo di pericolosità del giovane è emerso nel contesto di una complessa attività d’indagine diretta dalla Procura Distrettuale della Repubblica di Brescia e condotta dalla Digos a partire dal 2022. E’ culminata nell’esecuzione della misura di custodia cautelare in carcere nei confronti del 24enne finito in manette per avere diffuso idee fondate sulla “superiorità o sull'odio razziale, incitando alla discriminazione o a commettere atti di violenza nei confronti di persone in quanto appartenenti ad un gruppo nazionale, etnico o razziale”. Il giovane è stato notato nel web.

Grazie al lavoro della Polizia è emerso che era impegnato nella creazione, condivisione e esaltazione di notizie poi condivise in rete mirate a esaltare Al-Quaeda, l’Is e la jhiad islamica palestinese e la pratica del martirio. Non solo: nei suoi contenuti il pachistano ha evidenziato un profondo sentimento omofobo e antisemita.

Le colpe del giovane sono state cristallizzate nella sentenza di condanna emessa nei suoi confronti lo scorso 9 aprile per apologia del reato di associazione per delinquere con finalità di terrorismo aggravato dall’uso degli strumenti informatici, commesso per finalità di discriminazione o di odio etnico, nazionale, razziale o religioso.