
Una storia di famiglia e passione per il territorio: l’azienda agricola Turina di Moniga del Garda celebra la centesima vendemmia....
Una storia di famiglia e passione per il territorio: l’azienda agricola Turina di Moniga del Garda celebra la centesima vendemmia. Un secolo di vita (e vinificazione) coronato dalla vittoria di due tra i più importanti premi territoriali: il Trofeo Molmenti (al Valtenesi Fontamara 2024) e il Gran Priorato del Lugana (al Lugana Fenil Boi Turina).
"Quando si parla di valorizzazione di un territorio si parla innanzitutto di storie di persone – spiegano i cugini Matteo, Andrea e Marco Turina –. Vecchie generazioni che hanno tramandato ai giovani della Valtenesi la sapienza nel custodire una cultivar di vite tanto delicata quanto preziosa come il groppello, unico vitigno autoctono che dà vita da più di 100 anni al nostro vino rosa, simbolo della nostra terra. Siamo orgogliosi di aver accompagnato l’azienda al simbolico traguardo delle cento vendemmie e delle cento vinificazioni".
Tutto inizia dal trisnonno Angelo Turina da Salò, che nel 1896 giunge a Moniga per lavorare come mezzadro alla corte del senatore Molmenti, colui che codificò il moderno Chiaretto. Negli anni ’20, Luigi Turina inizia a coltivare dei vigneti di proprietà, trasportando le damigiane a bordo di un carro trainato da cavalli per consegnarle nelle osterie. È nel 1946, annata di grande quantità, che i fratelli Gaudenzio e Angelo, appena ventenni, costretti da una serie di eventi, iniziano a vinificare le proprie uve solo con le proprie forze. Da lì a poco venne aperta la prima vera cantina dei Turina. Alla fine degli anni ’80 i figli Luigi, Paolo e Dario entrano in azienda portando alcune innovazioni enologiche. Ora è tempo della quarta generazione, vocata a una moderna viticoltura di precisione. "Questo lavoro è una passione – precisa Matteo – ma anche un gran senso di responsabilità perché tutto vada bene".
Federica Pacella