REDAZIONE BERGAMO

Omicidio-suicidio di Cene, lunedì l’autopsia dovrà chiarire quanti proiettili hanno colpito a morte Elena Belloli

Attesa per l'esame autoptico chiamato a fare chiarezza sulla morte della 54enne uccisa dal coniuge, ossessionato dall’incubo dei tradimenti. Un omicidio che ha sconvolto il paese della Val Seriana, dove a detta di tutti i Belloli erano “una famiglia modello”

Rubens Bertocchi ed Elena Belloli

Rubens Bertocchi ed Elena Belloli

Cene (Bergamo), 7 giugno 2025 – Sono state fissate per lunedì mattina, alle 10, le autopsie sui corpi di Elena Belloli e Rubens Bertocchi, moglie e marito di Cene (Bergamo), 52 e 54 anni, la prima uccisa dal consorte che si è poi tolto la vita nel pomeriggio di giovedì, nella loro casa. L'esame sarà eseguito all'obitorio dell'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove le salme sono state portate dopo i rilievi dei carabinieri di Clusone e Bergamo.  

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I bossoli recuperati 

L'autopsia servirà a chiarire in particolare quanti colpi hanno raggiunto Elena: il marito ne ha esplosi in tutto 7 perché tanti sono stati i bossoli trovati dalla Scientifica dell'Arma nell'abitazione. Da un accertamento esterno, la donna aveva almeno due ferite al petto, mentre il marito ha tenuto per sé l'ultimo colpo, sparandosi a sua volta al petto.   

I rilievi dei Ris dei carabinieri nella villetta di famiglia
I rilievi dei Ris dei carabinieri nella villetta di famiglia

La pistola calibro 22  

Un femminicidio, seguito dal suicidio del suo responsabile, che ha sconvolto la piccola comunità di Cene in Val Seriana. Tutto avviene, come un fulmine a ciel sereno, almeno per quel che è stato percepito all’esterno, giovedì 5 giugno. Una parvenza di normalità, con la cena di classe in pizzeria del figlio piccolo. Poi la follia. Quando Rubens Bertocchi impugna la pistola, una semiautomatica calibro 22 (regolarmente detenuta per uso sportivo) ed esplode sette colpi. Almeno due raggiungono la moglie Elena: ma potrebbero essere di più. Per questo sarà l’autopsia a dover fare chiarezza su questo aspetto. Certamente, uno dei proiettili l’omicida lo riserva a sé per togliersi la vita. Una parvenza di normalità, con la cena di classe in pizzeria del figlio piccolo 

Le forze dell'ordine in via Fanti dove si trova l'abitazione della famiglia
Le forze dell'ordine in via Fanti dove si trova l'abitazione della famiglia

Ossessionato dai tradimenti 

Un femminicidio che si è consumato in una palazzina dove abitano anche i genitori della donna e la sorella dell'uomo. Il movente: per i carabinieri della Compagnia di Clusone che lavorano coordinati dal pubblico ministero Giampiero Golluccio, Bertocchi era in preda alla rabbia per un presunto tradimento della moglie. Lo ha scritto lui stesso prima di togliersi la vita in un messaggio inviato a un amico comune.   

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L’sms all’amico 

Nel messaggio Bertocchi aveva confessato ciò che aveva compiuto o che comunque era nelle sue intenzioni: anche quella di farla finita. Sulla sospetta relazione extraconiugale verranno effettuati ulteriori accertamenti; e per questo gli inquirenti procederanno all’analisi forense del telefoni cellulari della coppia, ora sotto sequestro, come l’abitazione.  

Il ricordo delle amiche 

Sui social un’amica di Elena ha scritto: “Notizie che ti gelano il sangue. Una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivata a Cene. Sempre sorridente e solare e disponibile con tutti, non ti ho mai vista arrabbiata o triste. Non trovo le parole per descrivere la tristezza che sento, penso ai tuoi cari ragazzi che sono rimasti così, senza genitori in una manciata di secondi. Mi auguro che possano trovare la forza di andare avanti”.