
Elena Belloli, uccisa in via Fanti a Cene (Bergamo) dal marito Rubens Bertocchi (foto De Pascale)
Cene (Bergamo) – La sera prima, mercoledì, la cena di classe del figlio più piccolo della coppia di 11 anni. L’altro ne ha 21. Un appuntamento per la chiusura dell’anno scolastico. C’erano tutti e due in pizzeria, Rubens seduto accanto a Elena assieme agli altri genitori. Erano sorridenti. Nessun segno premonitore di quanto poi sarebbe accaduto nel tardo pomeriggio di giovedì nel loro appartamento di via Fanti, a Cene, comune della Valle Seriana. Chi ha conosciuto da vicino Rubens Bertocchi, 54 anni, e sua moglie Elena Belloli, 52 anni – i vicini di casa, gli amici, il sindaco di Cene, Edilio Moreni -fatica ora a commentare questo dramma.

La coppia: lui guardia giurata, lei geometra
Ai loro occhi era una famiglia modello. Erano stati in crociera un mese fa. Lui ex commerciante (aveva gestito un negozio di alimentari chiuso alcuni anni fa), lavorava come guardia giurata per un servizio di portineria a Bergamo Alta. Lei, geometra, aveva uno studio a Cene. E i due figli, una bella casa. Tutto perfetto. E invece sottotraccia qualcosa stava sgretolando quella immagine: la gelosia.

Sette spari, almeno due a bersaglio
Siamo a giovedì. Rubens Bertocchi impugna la pistola, una semiautomatica calibro 22 (regolarmente detenuta per uso sportivo) ed esplode sette colpi. Almeno due hanno raggiunto la moglie Elena: ma potrebbero essere di più. Solo l’autopsia, che verrà effettuata nei prossimi giorni al Papa Giovanni XXIII, potrà stabilire con esattezza. Poi il 54enne ha puntato la stessa arma verso di se e ha fatto fuoco.
Il messaggio inviato all’amico
Un femminicidio che si è consumato in una palazzina dove abitano anche i genitori della donna e la sorella dell'uomo. Il movente: per i carabinieri della Compagnia di Clusone che lavorano coordinati dal pm Giampiero Golluccio, Bertocchi era in preda alla rabbia per un presunto tradimento della moglie. Lo ha scritto lui stesso prima di togliersi la vita in un messaggio inviato a un amico comune.
Il sequestro di casa e telefoni per le indagini
Nel messaggio Bertocchi aveva confessato ciò che aveva compiuto o che comunque era nelle sue intenzioni: anche quella di farla finita. Sulla sospetta relazione extraconiugale verranno effettuati ulteriori accertamenti; e per questo gli inquirenti procederanno all’analisi forense del telefoni cellulari della coppia, ora sotto sequestro, come l’abitazione.
La famiglia apparentemente perfetta
Nessuno all’esterno aveva immaginato screzi nella coppia. Mai c'era stato un intervento da parte delle forze dell'ordine, mai i vicini di casa avevano segnalato liti. L'ipotesi è che nemmeno giovedì ci sia stata una lite vera e propria. “I figli frequentavano l’oratorio, mamma e papà erano ben inseriti – ricorda il sindaco di Cene, Edilio Moreni -. Tanti in paese li conoscevano, nulla poteva far presagire un epilogo del genere”. “È come se questa tragedia ci fosse caduta in testa all’improvviso – racconta un vicino – non c’erano mai stati segnali di alcun tipo”.
Il ricordo delle amiche di Elena
Sui social un’amica di Elena ha scritto: “Notizie che ti gelano il sangue. Una delle prime persone che ho conosciuto quando sono arrivata a Cene. Sempre sorridente e solare e disponibile con tutti, non ti ho mai vista arrabbiata o triste. Non trovo le parole per descrivere la tristezza che sento, penso ai tuoi cari ragazzi che sono rimasti così, senza genitori in una manciata di secondi. Mi auguro che possano trovare la forza di andare avanti”.