MILLA PRANDELLI
Cronaca

Trenta cani, denutriti e ammalati, stipati in una casa e chiusi nelle gabbie: liberati dalla Lav

Bergamo, l’associazione ha ottenuto l’intervento di Ats e carabinieri forestali e provveduto al trasferimento degli animali in strutture idonee

Trenta cani, denutriti e ammalati, stipati in una casa e chiusi nelle gabbie: liberati dalla Lav

Bergamo, 24 luglio 2025 –  Peppino, Perla, Orco e Caucaso finalmente saranno curati e, forse, quando staranno meglio troveranno una famiglia che li ama e li curi come meritano. Accade grazie alla Lega Antivivsezione, All’Ats Bergamo e ai carabinieri forestali, che questa mattina hanno assicurato la possibilità di un futuro migliore a una trentina di cani. Gli animali, di diverse razze e età, erano tenuti in condizioni precarie all’interno di una casa a tre piani con un piccolo giardino.

A segnalare alla Lav la situazione sono state diverse persone, spiegando che si trattava di una situazione difficile. La casa dove gli animali si trovavano è di proprietà di una signora. Molti degli animali erano rinchiusi per la maggior parte del tempo in gabbie o kennel, con evidenti segni di malessere fisico e psicologico.

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Le condizioni economiche precarie della detentrice hanno aggravato ulteriormente la situazione, impedendo le cure veterinarie necessarie. “Il 25 giugno scorso abbiamo depositato l’esposto sperando che la situazione potesse cambiare e abbiamo appreso che la responsabile degli animali aveva intenzione di spostare i cani nel timore che potessero toglierglieli - spiega Annarita D’Errico, Responsabile Nazionali degli Sportelli LAV - Eravamo di fronte a una situazione di grave sofferenza animale, resa possibile da una patologia purtroppo ancora poco riconosciuta e troppo spesso sottovalutata come l’animal hoarding.In passato erano già pervenute altre segnalazioni da parte di volontari che dichiaravano di temere per la vita di alcuni cani rinchiusi, ma i diversi tentativi di intervento non avevano portato a nulla.

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Grazie all’azione determinata di LAV è stato possibile documentare una situazione di sovraffollamento, incuria e degrado ambientale tali da configurare una condizione incompatibile con la natura etologica degli animali”. Tra i casi più gravi, sono stati riscontrati: Peppino, affetto da leishmaniosi e immobilizzato per l'anchilosi causata dalla lunga permanenza in gabbia; Perla, con un evidente tumore non trattato; Orco, in grave sovrappeso e incapace di camminare; Caucaso, con displasia articolare; un cane maremmano, con problemi alla tiroide e un terrier, coperto di lividi.

La sede locale LAV di Bergamo si è immediatamente attivata per garantire il trasferimento dei cani in strutture idonee, dove potranno ricevere le cure necessarie e vivere in ambienti sani e rispettosi dei loro bisogni.