MICHELE ANDREUCCI
Cronaca

Bergamo ha una nuova casa per bimbi disabili: nasce all’ex Balzer un polo per i più “fragili“

La nuova struttura si sviluppa su tre livelli ed è in grado di ospitare venti pazienti. Ecco quali sono le sue caratteristiche ed eccellenze

Un momento del taglio del nastro della Casa Minori “Marina Lerma“ riservata ai bambini disabili con problemi cognitivi e relazionali

Un momento del taglio del nastro della Casa Minori “Marina Lerma“ riservata ai bambini disabili con problemi cognitivi e relazionali

Bergamo, 15 giugno 2025 – Una casa in cui sentirsi protetti e aiutati. Un luogo pieno di calore, in cui essere amati per come si è. È stata inaugurata ieri mattina a Bergamo, in via Morelli (una laterale di via San Giovanni Bosco, alla Malpensata) la Casa Minori e Famiglia “Marina Lerma“ riservata ai bambini disabili gravi con problemi cognitivi e relazionali. 

Le caratteristiche 

L’edificio sorto al posto dell’ex fabbrica Balzer è su tre livelli, dotato di spazi ampi (3.600 mq) e di attrezzature all’avanguardia che permetteranno di ospitare 20 pazienti, il doppio rispetto ai 10 accolti finora dalla prospiciente Casa Amoris Laetitia. Accentra i servizi per i bambini disabili gravi e per gli adolescenti che la Fondazione Angelo Custode ha svolto dal 2018 in spazi differenti, a cominciare proprio dalla Amoris Laetitia, nel complesso che comprende, fra l’altro, la piscina terapeutica e riabilitativa “Siloe“, il giardino sensoriale e la nuova “tenda della preghiera“. “Si tratta - sottolinea monsignor Vittorio Nozza, presidente della Fondazione Angelo Custode -della crescita di un’esperienza precedente. 

La collaborazione con le Pediatrie 

L’idea resta quella di accogliere in forma residenziale i bambini disabili gravi, in collaborazione con i reparti pediatrici degli ospedali”. Le attività della nuova struttura sono in parte convenzionate e contrattualizzate con la Sanità regionale. Il loro “peso“ è attutito dal Fondo Famiglia per le famiglie bisognose. Sessanta piccoli pazienti usufruiscono del voucher della Regione relativo al fondo per l’autosufficienza. Alla Marina Lerma lavoreranno circa 80 operatori e una cospicua parte dei 60 volontari della Fondazione. Il primo cuore della struttura è al piano terra. Ogni locale ha una targa segnaletica in più lingue, arabo e Braille compreso.