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Gaza, i bambini feriti ricoverati a Milano e Bergamo: “Prime visite. Adam gioca con i Lego, la 12enne è in terapia intensiva”

L’assessore regionale al Wefare fa il punto della situazione riguardo le condizioni di salute dei pazienti atterrati mercoledì sera all’aeroporto di Linate

Gaza, i bambini feriti ricoverati a Milano e Bergamo: “Prime visite. Adam gioca con i Lego, la 12enne è in terapia intensiva”

Milano, 12 giugno 2025 – “Abbiamo fatto una riunione di coordinamento con i tre ospedali che stanno ospitando i bambini; la notte è passata assolutamente tranquilla e hanno incominciato a fare le prime visite”. È quanto ha fatto sapere l'assessore al Welfare della Regione Lombardia, Guido Bertolaso, questa mattina a Milano, durante un punto con la stampa sulle condizioni dei pazienti giunti ieri sera da Gaza e atterrati all’aeroporto di Linate. 

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“Adam gioca e nasconde il trauma”

Poi ha raccontato: Ho visto ora Adam, che stava giocando con i Lego, stava realizzando una Ferrari solo con la mano destra perché la sinistra è completamente bloccata. Io non sarei stato capace di realizzare e costruire questa Ferrari con la velocità con la quale la sta facendo lui”. Adam è il ragazzino di 11 anni, unico sopravvissuto della sua famiglia nei raid israeliano nella loro casa, che ha riportato gravi fratture multiple agli arti

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“Secondo me – ha aggiunto l’Assessore – nasconde ancora buona parte del trauma che ha subito, è già stato visto stamattina da un neuropsichiatra infantile con la presenza di interpreti e mediatori. Ci vorrà molto tempo e prudenza per fargli uscire tutta quella che è la vicenda. Ha assistito in diretta a ciò che è successo ai fratelli e al papà, sono situazioni che non si dimenticano”. 

LINATE arrivo all'aeroporto di Adam ed altri minori palestinesi in condizioni di salute critiche per essere trasportati all'ospedale Niguarda   MILANO, 11 GIUGNO 2025, ANSA/DAVIDE CANELLA
L'assessore Guido Bertolaso all'aeroporto di Linate

Da un punto di vista clinico “ha una serie di problemi che stanno studiando, una frattura del radio e una serie di questioni neurologiche legate al nervo radiale o al plesso brachiale che si stanno studiando. Mi ha guardato - ha raccontato Bertolaso -, stava giocando e ha continuato a farlo, mi ha detto che ha ancora male al braccio. Gli ho detto che torno domani e faremo una piccola gara, lo sfido ma non per costruire una Ferrari...al massimo una piccola bicicletta”. Lungo il corpo “è pieno di vetri, nell'esplosione o la finestra o la porta si è frantumata evidentemente. Sono tutti vetri superficiali, però ne ha parecchi lungo il corpo quindi piano piano glieli toglieremo”.

“La mamma di Adam – ha proseguito l’assessore - è insieme a lui ed è molto grata per quello che si sta facendo; accanto a lei c'è anche la sorella che è arrivata ieri sera dal Canada. Mentre un fratello che vive in Irlanda ha già mandato un grande scatolone pieno di giocattoli”.  A tal proposito, ha avvertito, “tanti benefattori ci stanno scrivendo, chiedendo se possono fare qualcosa per Adam, ma per il momento credo che tutti e tre i bambini siano già coccolati come meritano”.

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“La bimba di 12 anni è in terapia intensiva”

“A preoccuparci - ha detto ancora l’assessore - è la bambina (di 12 anni) che sta al Papa Giovanni a Bergamo, perché ha subìto delle lesioni molto serie da scoppio di bomba e ha tutti e due gli arti molto compromessi, oltre a qualche lesione degli organi interni. E infatti è in terapia intensiva. La stanno curando soprattutto per quello che riguarda il rischio di infezioni”.

La bimba “aveva solo il papà, la mamma è morta. Ha 5 fratelli che vanno dai 20 anni fino a pochi mesi. La sorella maggiore si occupa anche degli altri fratellini, il papà si occupa soprattutto della bimba ricoverata. Con la prefettura di Bergamo, che ringrazio, gli stiamo organizzando una casa di accoglienza e gestione di controllo e di tutela che possa essere sicura e confortevole”.

“L’altro bambino è già senza un polmone”

Quanto al bambino che è ricoverato al Policlinico di Milano, "ha cominciato a fare anche lui i controlli. A Gaza gli è stato già tolto un polmone, quindi ha problemi di riabilitazione polmonare, più tutta una serie di fratture che si stanno valutando”.

“Da diplomazia italiana lavoro straordinario”

Bertolaso ha poi voluto sottolineare:  “La diplomazia italiana ha fatto un lavoro straordinario, siamo l'unico Paese che sta accogliendo questi bambini e queste situazioni serie dal punto di vista clinico. Non sono solo bambini orfani, hanno subito traumi e sono in condizioni serie. Nessuno dei tre bambini che stiamo seguendo si può dire che sia in codice verde o bianco, sono situazioni critiche”.

Per quanto riguarda la possibilità che restino in Italia anche dopo le cure, Bertolaso ha affermato che “non siamo noi che dobbiamo convincerli. Sono loro che devono scegliere come hanno scelto di venire in Italia. Voglio ricordare che la mamma di Adam ha ricevuto decine di offerte per essere accolta in tanti paesi europei e fuori dall'Europa, è stata lei a scegliere di venire in Italia e a Milano”.  Sulle donazioni, invece, "stiamo lavorando con Areu e la direzione generale di Niguarda per trovare una fondazione, un ente non profit. Se troviamo, come credo, una struttura in grado di farlo, saranno loro a ricevere le donazioni che saranno utilizzate per vestirli, per comprare giocattoli e assistere la famiglia”, ha concluso Bertolaso.