Milano, 15 aprile 2014 - Il giudice dell'udienza preliminare del Tribunale di Milano Roberta Nunnari ha condannato a 17 anni di reclusione Roberto Colombo, 52 anni, il medico oculista che il 27 giugno del 2012 uccise con un mattarello da cucina l'ex moglie, Stefania Cancelliere, 39 anni, sul pianerottolo del condominio dove lei viveva a Legnano, in provincia di Milano.

Il gup del capoluogo lombardo ha condannato l'uomo anche a un maxi-risarcimento a titolo di provvisionale per un totale di oltre 1,5 milioni di euro, di cui 700 mila euro a favore dei due figli avuti con la donna. 

Stando alle indagini, coordinate dal pm di Milano Isidoro Palma, Colombo, bergamasco che all'epoca era primario dell'ospedale di Gravedona (Como), ammazzò la ex perché non accettava la fine della loro relazione. ìTra i due, inoltre, sempre stando alle indagini, erano frequenti i litigi dopo la separazione in relazione soprattutto all'affidamento dei due figli. L'autopsia accertò che la donna era stata colpita sette volte alla testa con il mattarello.

L'uomo poi, dopo poco più di un mese di carcere, lo scorso agosto venne trasferito in una casa di cura in regime di arresti domiciliari, dove si trova tuttora. La decisione di concedere gli arresti domiciliari venne duramente criticata dai familiari della donna e suscitò numerose polemiche. Il pm aveva chiesto 20 anni di carcere per l'imputato, accusato di omicidio aggravato e stalking (per atteggiamenti persecutori prima dell'uccisione), ma il giudice, oltre a riconoscere a Colombo - difeso, tra gli altri, dall'avvocato Adriano Bazzoni - le attenuanti generiche come chiesto dal pm, ha fatto "cadere" l'aggravante della crudeltà e delle sevizie che era contestata. Da qui la condanna a 17 anni con rito abbreviato (pena ridotta di un terzo).

L'ex primario, attraverso i suoi legali, ha fatto pervenire oggi in aula una lettera con la quale ha chiesto ''perdono'' ai suoi figli e ai familiari della donna. ''Anche nel primo interrogatorio davanti al pm dopo l'arresto - ha spiegato l'avvocato Bazzoni - aveva già manifestato tutto il suo dolore''. I familiari della vittima, invece, presenti al settimo piano del Palazzo di Giustizia e difesi dall'avvocato Lorenzo Trucco, hanno criticato duramente la sentenza, perché ritengono la pena troppo bassa e ''ingiusta''.

Il giudice ha condannato Colombo a versare 700 mila euro ai suoi due figli, 500 mila euro al figlio (7 anni, il più grande) avuto dalla donna da una precedente relazione, 100 mila euro a testa ai genitori di lei e 130 mila euro in tutto ai due fratelli e alla sorella della donna. Da quanto si è saputo, inoltre, Colombo ha già versato 900 mila euro ai tre bambini nell'ambito di una transazione extragiudiziale.

 

LA RICOSTRUZIONE - Quel giorno, alle 18, al civico 6 di via Marconi, nei pressi del centro di Legnano, Colombo aveva aspettato la moglie sotto casa e l’aveva colpita ripetutamente con un mattarello, alla testa. Terrorizzata, la donna aveva cercato di fuggire in strada con in braccio il figlio di due anni, ma il marito l’aveva rincorsa e aveva continuato a colpirla brutalmente nell’atrio del palazzo, infierendo sempre col mattarello sulla testa, riducendola in fin di vita.

Gli altri due figli, una bambina di 5 anni e un maschietto di 7, erano scappati sulle scale e avevano chiesto aiuto ai vicini di casa. La donna, ricoverata in ospedale, era morta per le ferite subite.