ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Volontari della Croce Rossa in festa . Sono campioni d’Italia salva-vite

Gallarate, il team lombardo ha vinto la trentesima edizione delle gare nazionali di primo soccorso a Selinunte

La squadra della Cri di Gallarate

La squadra della Cri di Gallarate

Sul gradino più alto del podio. Si è conclusa con la vittoria della Lombardia, con la quadra del Comitato della Cri di Gallarate, la 30ª edizione delle gare nazionali di primo soccorso della Croce Rossa Italiana che quest’anno si sono svolte a Selinunte, nel comune di Castelvetrano (Trapani). Secondo il team della Lombardia 2 (Lomazzo), medaglia di bronzo al Veneto.

I sei volontari gallaratesi, Margherita, Chiara, Erika, Barbara, Stefano e Andrea, guidati dalla formatrice Nadia si sono cimentati in simulazioni di soccorso estremamente realistiche, ideate per testare reazioni in situazioni di emergenza complesse, con attenzione particolare al lavoro di squadra e all’umanità dell’intervento. "Abbiamo sperato insieme, abbiamo affrontato l’ansia, la fatica, ma soprattutto abbiamo sorriso insieme – hanno raccontato con emozione al termine -. È questo il nostro segreto: l’unione, la passione e la voglia di dare sempre il meglio". La vittoria, il simbolo di un impegno condiviso, costante, vissuto ogni giorno.

A Selinunte i 18 team di soccorritori in gara si sono confrontati nella gestione di emergenze sanitarie di vario tipo. Come ogni anno, la competizione ha coinciso con la Giornata mondiale del primo soccorso, un modo per sottolineare l’importanza della preparazione delle comunità di fronte alle emergenze sanitarie e della diffusione di competenze utili a soccorrere chi è in difficoltà.

Al termine il messaggio del presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro, che ha sottolineato: "Non consentire alla Croce Rossa di portare aiuti nella Striscia di Gaza, come in altre zone di conflitto e di visitare gli ostaggi è un comportamento grave, e non ci rassegneremo a considerarlo normale. Ogni vita merita rispetto, saremo sempre dalla parte di chi soffre, senza alcuna distinzione. Questa è la nostra Umanità".