
I carabinieri hanno allontanato una settantina di persone dalla spiaggia sul Ticino (Archivio)
Vizzola Ticino, 25 agosto 2025 – Era tutto pronto per una bella festa sulla spiaggia, a base di musica ad alto volume. Ci hanno pensato i carabinieri a mandare all’aria i progetti di una folta comitiva di giovani, organizzatori e partecipanti a un rave party sulle sponde del Ticino.
L’imbeccata è arrivata dai residenti nella zona, che nella tarda serata di domenica hanno notato un singolare viavai lungo le strade che da Castelnovate, frazione di Vizzola, conducono alle spiagge del Ticino. I carabinieri hanno ben presto scoperto che la loro destinazione era un’area nell’alveo del fiume, nel pieno dell’area tutelata del Parco del Ticino. Al loro arrivo i militari dell’Arma hanno scoperto settanta persone, alcune delle quali erano impegnate ad allestire un sound system con casse, mixer e tutte le apparecchiature utili a diffondere musica ad alto volume.
Sentendo le persone intervenute, i carabinieri sono arrivati ad identificare tre soggetti, residenti fra il Varesotto e il Milanese. Per tutti loro è scattata la denuncia con l’accusa di aver violato l’articolo 633 bis del codice penale, quello che vieta di invadere terreni pubblici o privati per organizzare eventi musicali o raduni di altro tipo. Oltre alle denunce, gli organizzatori hanno dovuto subire anche il sequestro di tutti i dispositivi portati sulla spiaggia.
I partecipanti al rave – provenienti da numerose province del Nord della Lombardia ma anche dal Piemonte – hanno lasciato l’area, senza tumulti o problemi. Solo per un ventiquattrenne si è reso necessario il ricovero per accertamenti in ospedale a Gallarate: il giovane, infatti, ha accusato un malore, probabilmente per le droghe assunte nell’attesa che la festa iniziasse. Altri due ragazzi sono stati denunciati. Un ventiquattrenne perché trovato in possesso di una mazza da baseball, un ventiseinne per guida in stato di alterazione da sostanze stupefacenti. A entrambi sono state sequestrate piccole dosi di ketamina, Mdma e cocaina.
Solo qualche giorno fa, pochi chilometri più a sud, a Turbigo, le forze dell’ordine avevano bloccato una manifestazione analoga.