Dorio (Lecco), 25 agosto 2025 – Il lago di Como non ha ancora restituito il corpo del turista tedesco di 55 anni annegato nel pomeriggio di oggi per salvare i suoi due figli in difficoltà in acqua. Le ricerche proseguono a oltranza, anche al buio. Se necessario, non appena le condizioni di luce lo consentiranno, i vigili del fuoco utilizzeranno anche un sottomarino filoguidato dotato di telecamera, perché si presume che che il 55enne sia stato trascinato in profondità dalla corrente.
L'allarme
L'allarme è scattato poco prima delle 17, quando la moglie dell'uomo ha telefonato agli operatori del 112, il numero unico di emergenza, per chiedere aiuto, perché aveva perso di vista il marito, che si era tuffato in acqua dalla barca noleggiata a Dongo per soccorrere i due figli visti in difficoltà mentre stavano facendo un bagno nel tratto di Lario tra Dorio e Dongo. Non indossava il giubbotto salvagente, né lui, né i figli, due ragazzini. Questo ultimi sono riusciti a mettersi in salvo, il papà invece è stato inghiottito dalle acque del lago. Moglie e figli del disperso sono stati poi scortati al sicuro in porto a Dongo, da dove erano salpati con l'imbarcazione da diporto presa a nolo.
I soccorsi
A coordinare le operazioni di ricerca soccorso sono stati i militari della Capitaneria di porto. Immediata l'attivazione dei soccorritori con un mezzo navale della Guardia costiera del Terzo nucleo del Lago di Como, 4 dei vigili del fuoco delle squadre nautiche di Dongo, di Como e di Bellano e dell’idroambulanza del volontari del Soccorso bellanese. Moglie e figli del disperso sono stati poi scortati al sicuro in porto a Dongo, da dove erano salpati con l'imbarcazione da diporto presa a nolo. Sono stati mobilitati pure i Draghi lombardi dei vigili del fuoco in elicottero con a bordo i sommozzatori di Milano d'equipaggio.
Le ricerche a oltranza
E' stato inoltre richiesto l'intervento dei sub dei vigili del fuoco di Venezia Mestre del Nucleo interregionale di Veneto e Trentino. Le ricerche vanno avanti senza sosta con l’impiego di tutti gli uomini e i mezzi Sar per missioni di ricerca e salvataggio disponibili sul Lario: i poliziotti dell'unità navale della Polizia di Stato della squadra Acque interne di Como, i militari a bordo della motovedetta del Terzo nucleo della Guardia costiera di Menaggio, i carabinieri del Servizio navale di Lecco e i finanzieri del Reparto aeronavale della Guardia di finanza, oltre appunto ai sommozzatori dei vigili del fuoco con il loro Rov, un veicolo sottomarino pilotato in remoto.