
Uno dei momenti del rave party del 9 agosto scorso al termine del quale le forze dell’ordine hanno identificato e denunciato decine di persone
I carabinieri erano stati costretti a "guadare" il Ticino per raggiungere l’isola centrale del fiume dove per tutta la notte si era svolto un vero e proprio rave party che, alle 10 del mattino, non si era ancora concluso: dopo aver interrotto l’evento non autorizzato e concluse le verifiche del caso, a una decina di giorni dall’episodio sono in tutto 36 le persone denunciate (una sessantina quelle identificate in quella stessa situazione) ai sensi dell’articolo 633, che punisce chi invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, e del 633 bis, destinato a chi organizza questo tipo di eventi.
La zona del rave party in questione è quella dei Tre Salti a Turbigo, dove le acque del canale e quelle del fiume si uniscono e che è tristemente nota anche per alcuni casi di annegamento. I militari erano giunti sul posto con il supporto degli agenti di polizia locale e, ormai sotto la luce del sole, avevano trovato in zona una quindicina di persone. Da lì erano poi partite le verifiche: i carabinieri hanno anche sequestrato l’attrezzatura che era stata portata sul posto per quello che le persone denunciate avevano presentato come una festa di compleanno.
Nello specifico si è trattato di due amplificatori da 1200 watt, due consolle, mixer, casse e altro materiale per la riproduzione di musica. Dopo l’episodio del 9 agosto carabinieri e agenti di polizia locale avevano poi continuato a monitorare la stessa zona mentre nei giorni scorsi sono state controllate oltre 150 persone sempre in località Tre Salti, trovando alcuni soggetti con modiche quantità di sostanze stupefacenti e bloccandone alcune per ubriachezza molesta.