
I sigilli messi dagli agenti della polizia all'ingresso del locale
Varese, 27 agosto 2025 – Una rissa finita a coltellate e nel sangue e schiamazzi continui e ripetuti, oltre essere covo di pregiudiati e personaggi con diversi precedenti alle spalle. Ce n’era abbastanza per arrivare il questore di Varese Carlo Mazza per chiudere un bar per trenta giorni in centro a Varese. A intervenire, martedì 26 agosto, per mettere i sigilli al locale sono stati ieri gli agenti della polizia di Stato su ordine del questore. Il provvedimento è stato emesso sulla base dell’attività istruttoria compiuta dalla Divisione polizia amministrativa della Questura, a seguito di rilevate violazioni della normativa di settore nonché per riscontrati episodi di turbative per l’ordine e la sicurezza pubblica.
La chiamata al 112
In particolare, nella notte del 23 agosto, cinque equipaggi della polizia e del Radiomobile dei carabinieri sono intervenuti presso il locale pubblico a seguito di una telefonata al 112, nella quale si segnalava la rissa in atto tra una ventina di persone, alcune già ferite. Sul posto gli agenti hanno constatato la presenza di dieci persone in forte stato di agitazione, dovuta anche all’eccessiva assunzione di bevande alcoliche, intente a litigare tra loro; tra queste vi erano una donna ed un uomo con diverse ferite sanguinanti al volto e alla testa.

L’identificazione
Riportata la situazione alla calma, gli operatori hanno identificato i presenti, la maggior parte dei quali sono risultati con precedenti di polizia o penali, abituali clienti del locale, mentre il personale del 118 ha soccorso i due feriti. Dalla ricostruzione dei fatti è emerso che la rissa era scaturita all’interno del bar per futili motivi tra diversi soggetti alterati dall’abuso di alcol, alcuni dei quali si erano allontanati prima dell’arrivo delle forze dell’ordine.