CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Colpi e rogo a Malpensa: "Pericolosità allarmante"

MALPENSA (Varese) Nuove verità sul comportamento borderline del maliano arrestato a Malpensa nei giorni scorsi dopo aver seminato il panico...

Aboubacar Traoré è stato fermato in aeroporto da alcuni passeggeri e quindi dalla Polizia di frontiera

Aboubacar Traoré è stato fermato in aeroporto da alcuni passeggeri e quindi dalla Polizia di frontiera

MALPENSA (Varese)Nuove verità sul comportamento borderline del maliano arrestato a Malpensa nei giorni scorsi dopo aver seminato il panico al Terminal 1 devastando i monitor con un martello e appiccando un incendio. Aboubacar Traoré, ventotto anni, il giorno prima era stato denunciato dai carabinieri di Milano per aver rotto le vetrine di un negozio a martellate. Sul posto erano arrivati i carabinieri, che poi lo avevano portato a Niguarda per accertamenti. Da lì l’uomo si era allontanato.

Il giorno dopo il ventottenne ha raggiunto Malpensa arrecando danni e seminando il terrore. In aula per la convalida dell’arresto, il giudice Cristina Ceffa ha definito il gesto di Traoré "ben ideato e programmato" e il suo atteggiamento "di allarmante pericolosità". Una condotta che non ha lasciato alternative. Il ventottenne è ora rinchiuso in carcere, unica misura in grado di evitare sia il pericolo di fuga sia quello di ulteriori pericolose azioni, visti gli allarmanti precedenti. Il maliano era in Italia con un permesso per protezione internazionale sussidiaria. Rappresentato dall’avvocato Mariangela Fulginiti, finora ha scelto di non rispondere alle domande del pm Patrizia Carniglia. Ha però voluto rilasciare dichiarazioni spontanee spiegando che voleva partire per l’Arabia Saudita, anche se la polizia gli aveva ritirato il passaporto perché risultato falso. "Se non fosse successa quella cosa, non avrei fatto nulla a Malpensa", aveva spiegato in Procura.

A Malpensa dopo il rogo Traoré ha impugnato ancora un martello, come il giorno prima a Milano, e devastato il check-in 13. L’episodio ha acceso i riflettori su un tema delicatissimo: la sicurezza di Malpensa, il più grande scalo lombardo, cuore del traffico aereo internazionale. Il gesto di Traoré, appunto "programmato e pericoloso", ha confermato quanto una singola persona possa creare scompiglio e potenziali danni in un’infrastruttura strategica.

Christian Sormani