
Il presidente di Confindustria Varese Luigi Galdabini: «Stereotipi da superare»
Un risultato importante quello ottenuto da Confindustria Varese, Randstad Italia e la cooperativa sociale 4Exodus con un’iniziativa pilota avviata per creare percorsi di inserimento lavorativo di richiedenti protezione internazionale o asilo: sette rifugiati hanno trovato un posto di lavoro nel Varesotto. Commenta il presidente di Confindustria Varese, Luigi Galdabini: "Siamo fermamente convinti che il vero sviluppo non possa prescindere dall’inclusione, in primis sul posto di lavoro". Il progetto è coerente con l’impegno preso da Confindustria Varese, insieme alle altre parti sociali del territorio, con la firma del protocollo d’intesa avviato dalla Prefettura per favorire l’inserimento socio-lavorativo degli stranieri titolari di protezione internazionale, che si inserisce nell’ambito del più ampio progetto “Without borders“ (“Senza frontiere“) di Randstad.
Il primo step è stato rappresentato da un corso di formazione civico-linguistica tenuto dall’agenzia di lavoro Randstad con una decina di rifugiati selezionati da 4Exodus sulla base della forte motivazione a rimanere stabilmente nel territorio e della conoscenza dell’italiano. Il percorso è poi proseguito con un primo incontro informativo sul tema dell’inserimento lavorativo dei rifugiati, che ha visto la partecipazione di una decina di imprese associate a Confindustria Varese. Poi i colloqui conoscitivi individuali tra i candidati stranieri e i manager o gli imprenditori di alcune aziende locali per una conoscenza reciproca e una più approfondita valutazione delle qualità professionali e personali dei candidati.
La tappa finale del percorso ha comportato ulteriori colloqui per definire i termini di ingaggio e l’inserimento nelle aziende. Petrolvalves, Indipendent Hospitality Malpensa, Acsa Steel Forgings, Malpensa Logistica Europa, Coexpan Montonate, Donelli Alexo e Lati Industria Termoplastici le imprese che hanno aderito all’iniziativa. Sono stati dodici gli stranieri a partecipare, otto quelli che hanno completato la formazione con una frequentazione superiore al 70%. In cinque hanno trovato lavoro in due aziende associate a Confindustria Varese. Più precisamente, due stranieri sono stati inseriti nello stabilimento di Ferno della Donelli Alexo (settore trattamento e rivestimento di metalli) prima come corsisti nell’Academy aziendale e poi assunti come verniciatori; altri tre immigrati saranno inseriti da lunedì alla Acsa Steel Forgings di Oggiona Santo Stefano (settore stampaggio a caldo dell’acciaio) come addetti alla forgia. A questi cinque collocamenti vanno aggiunti quelli di altri due rifugiati che hanno trovato lavoro grazie al corso di Randstad ma attraverso canali alternativi al progetto di Confindustria Varese.
"Le imprese oggi più che mai – commenta il presidente Luigi Galdabini – non possono limitarsi a produrre valore economico bensì sono chiamate a generare valore sociale, a farsi motore di progresso e promotrici di un nuovo paradigma culturale superando stereotipi e barriere, aprendo varchi dove altri vedono confini".