ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Erlis Meneri, quattro operazioni e la Neurorianimazione: prima malata, ora neo dottoressa

La ragazza varesina ha raggiunto il sogno della laurea in Medicina dopo il calvario da paziente per un angioma cavernoso cerebrale

Erlis Meneri

Erlis Meneri

Varese – Il traguardo, la laurea in Medicina e Chirurgia all’Università dell’Insubria, l’ha raggiunto mercoledì, un giorno di grande felicità per la neo dottoressa Erlis Meneri e la sua famiglia. Una storia straordinaria quella della ragazza che, messa alla prova dal dolore, è riuscita a realizzare un sogno. Da paziente a dottoressa, la giovane neo laureata prima di completare gli studi è stata sottoposta a quattro interventi neurochirurgici

Scrive nella sua tesi ‘Strategie di comunicazione del paziente in Terapia intensiva. Dall’Approccio Low Tech alle Nuove Tecnologie - Una Revisione Sistematica’: “Al termine di questo intenso percorso, desidero esprimere la mia più profonda gratitudine a tutti coloro che mi hanno accompagnata in questo cammino, reso ancor più significativo dalla particolare esperienza che ho vissuto. Al professor Cabrini: la sua guida esperta e la sua umanità profonda hanno lasciato un’impronta indelebile nel mio approccio alla medicina. Al professor Tabano, il mio salvatore: quando la vita mi ha messo alla prova più volte, le sue mani eccezionali hanno tracciato il confine tra la mia esistenza e il buio. Al dottor Conti e all’équipe di Neurorianimazione, guardiani della vita nei momenti più critici: avete vegliato su di me quando ogni respiro era incerto e prezioso. Grazie a voi ho compreso cosa significhi realmente la parola rianimazione: non solo un intervento tecnico, ma un atto di rispetto per la vita in tutte le sue forme”.

Nel 2022 Erlis è una ventottenne impegnata a costruire il proprio futuro, vorrebbe diventare medico chirurgo ma è portatrice di un angioma cavernoso cerebrale, la cui asportazione è assai rischiosa. Un giorno di fine agosto, un’emicrania più lancinante del solito. Viene accompagnata all’Ospedale di Circolo di Varese, l’angioma ha sanguinato, viene sottoposta a un primo intervento dall’équipe di Neurochirurgia, che risolve l’emergenza. Poi però Erlis cade in coma, viene nuovamente operata e questa volta si tenta l’asportazione dell’angioma. La giovane riapre gli occhi in Neurorianimazione dopo alcuni giorni, il lato sinistro del corpo sembra ancora addormentato, i pensieri sono confusi, seguono le lunghe giornate in Terapia intensiva.

A metà settembre può lasciare la Neurorianimazione, ma poi subirà altri due interventi, l’ultimo a maggio 2024. Quindi comincia la volata finale verso il traguardo tanto desiderato, la tesi, accompagnata dal tutor professor Luca Cabrini, direttore del Dipartimento di Neuroemergenze e della Rianimazione dove è stata degente.