REDAZIONE VARESE

Varese, estratto dalla macchina da sei sconosciuti e massacrato di botte: paura per un architetto 30enne

Picchiato selvaggiamente dal branco al Parco Molina, zona Belforte. L’uomo ha chiesto aiuto suonando i citofoni dei residenti. “Non ho idea di chi possano essere, non li ho mai visti”

Ambulanza in azione

Ambulanza in azione

Picchiato selvaggiamente dal branco ed estratto a forza dall’auto, che viene rubata: è successo a Varese al Parco Molina, zona Belforte, non lontano dalle stazioni. Vittima della rapina, un architetto varesino trentenne che ha terminato la serata al Pronto soccorso con un occhio gonfio per le botte. Ha dovuto suonare i citofoni dei residenti perché chiamassero i soccorsi, visto che il suo cellulare era rimasto nella Mini.

Il trentenne aveva appuntamento con una persona che stava aspettando in auto. Verso mezzanotte e mezza, l’aggressione: un gruppo di giovani, probabilmente ventenni stranieri, ha circondato l’auto e aperto la portiera. La vittima è stata estratta dall’auto e picchiata. I sei rapinatori hanno usato l’auto per scappare. I residenti hanno chiamato il 112: sul posto le Volanti e l’ambulanza.

Al Pronto soccorso la prognosi è stata di dieci giorni: gli assalitori dovranno rispondere di lesioni aggravate. "Non ho idea di chi possano essere, non li avevo mai visti prima", ha spiegato il trentenne. Indagano gli agenti della polizia di Stato, coordinati dalla dirigente della Squadra Mobile Giulia Maria Mammola. Dalle prime informazioni raccolte, è la prima volta che in quella zona di Varese avvengono rapine di questa portata, con aggressioni da parte di più persone a vittime prese alla sprovvista.