ROSELLA FORMENTI
Cronaca

Caso Manfrinati, le frasi shock: "Non mi fanno vedere mio figlio. Pagheranno tutto e caro"

In aula le testimonianze della psicologa e dell’assistente sociale. Le operatrici hanno ricordato le parole dette dall’imputato.

L’ex avvocato Marco Manfrinati accusato dell’omicidio del suocero e del tentato omicidio della ex moglie

L’ex avvocato Marco Manfrinati accusato dell’omicidio del suocero e del tentato omicidio della ex moglie

Prosegue a Varese in Corte d’Assise il processo che vede imputato l’ex avvocato Marco Manfrinati, alla sbarra con la duplice accusa dell’omicidio del suocero Fabio Limido e del tentato omicidio della ex moglie Lavinia, consumatisi il 6 maggio 2024 in via Menotti. Ieri mattina si è tenuta una una nuova udienza. Tra le testimonianze più significative raccolte dai giudici ci sono quelle della psicologa e dell’assistente sociale che seguono nel percorso di sostegno il figlio della coppia. Agghiaccianti le parole pronunciate da Manfrinati durante un colloquio in videochiamata il 26 giugno di quest’anno, ricordate dalle operatrici.

"Pagheranno caro, pagheranno tutto quei cani schifosi bastardi che mi hanno impedito di vedere mio figlio". Secondo quanto riferito nelle testimonianze in aula, la videochiamata con gli operatori sociali era stata disposta dal Tribunale di Busto Arsizio con lo scopo di aggiornare l’imputato sulla situazione del figlio minorenne. Le operatrici hanno ricostruito quel momento, Manfrinati fu corretto, chiese se il bambino lo nominasse, il comportamento cambiò quando venne accennata per il figlio una diagnosi di stress post traumatico.

A quel punto la frase minacciosa, pronunciata dall’imputato, che manifestava profondo risentimento verso la famiglia Limido: "Se di traumi si può parlare, dovrà rispondere la famiglia materna. La pagheranno cara, pagheranno quei cani schifosi bastardi che mi hanno impedito di vedere mio figlio". Ascoltati ieri anche i consulenti della polizia scientifica che hanno svolto i rilievi in via Menotti.

Ros.For.