REDAZIONE VARESE

Tenta di sgozzare l’ex moglie, poi ammazza il suocero con 45 coltellate: la sequenza del video choc dell’omicidio Limido

Le immagini di sorveglianza mostrato in aula documenta l’aggressione mortale di Marco Manfrinati contro Lavinia Limido e il padre di lei, Fabio, il 6 maggio 2024 a Varese. La frase alla suocera: “Hai visto cosa ho fatto a tuo marito e tua figlia?”

Lavinia Limido, 37 anni, e Marco Manfrinati

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Varese – Un video drammatico che documenta minuto per minuto l’aggressione mortale del 6 maggio 2024 in via Menotti a Varese è stato proiettato venerdì in aula durante il processo a Marco Manfrinati, l’ex avvocato quarantaduenne accusato dell’omicidio dell’ex suocero Fabio Limido e del tentato omicidio dell’ex moglie Lavinia Limido. Le immagini delle telecamere di sorveglianza, definite dal giudice Andrea Crema come “ad alto peso emotivo”, mostrano la sequenza drammatica dell’aggressione.

Nel filmato si vede Manfrinati che aggredisce prima l’ex moglie Lavinia con un coltello, colpendola ripetutamente al volto mentre la donna cerca di fuggire gridando aiuto. È l’intervento del padre Fabio Limido, armato di una mazza da golf, a salvare inizialmente la vita alla figlia. Ma la situazione precipita quando Manfrinati sale in auto, esegue diverse manovre, sbatte contro un muro e poi accelera uscendo dalle inquadrature.

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Il momento più drammatico arriva quando l’aggressore rientra in retromarcia a tutta velocità, puntando dritto verso Fabio Limido. Dalle testimonianze oculari raccolte in seguito, si è saputo che Manfrinati ha fermato la macchina e ha aggredito Fabio Limido, colpendolo con almeno 45 coltellate, un attacco tremendo che ha causato la morte dell’uomo. Le telecamere non inquadrano l’omicidio vero e proprio, ma le testimonianze dirette confermano l’efferatezza dell’aggressione.

Durante l’udienza è emerso un particolare agghiacciante: le parole che Manfrinati rivolse alla ex suocera Marta Criscuolo subito dopo il duplice crimine. “Hai visto cosa ho fatto a tuo marito e tua figlia? Questo è quello che succede quando si toglie un figlio a un padre”, le disse, secondo quanto riferito da una testimone in aula.

I testimoni hanno descritto scene drammatiche: “Aiuto, chiamate la polizia. La polizia, aiutate Lavinia. Fermatelo, fermatelo”, queste le grida disperate dei vicini di casa che accompagnano le immagini dell’aggressione. Un giovane ha raccontato di aver visto un uomo che urlava contro una donna e poi la colpiva al volto con un coltello.

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Il processo davanti alla Corte d’Assise di Varese, presieduta dal giudice Andrea Crema, vede l’ex avvocato rispondere di omicidio volontario e tentato omicidio. Nel frattempo, il 26 maggio, Manfrinati è stato condannato a quattro anni e cinque mesi per stalking nei confronti dell’ex moglie Lavinia Limido.

La vicenda ha radici profonde in una separazione conflittuale e nella battaglia per l’affidamento del figlio della coppia. “Giustizia è fatta, ora sto bene”: è quanto ha detto nell’interrogatorio al giudice per le indagini preliminari Marco Manfrinati, parole che hanno gelato inquirenti e opinione pubblica per la loro freddezza di fronte alla tragedia consumata.

Il processo proseguirà con l’ascolto di altri testimoni e consulenti tecnici per ricostruire completamente la dinamica di una delle aggressioni più brutali degli ultimi anni nel Varesotto.