NICOLA PALMA
Cronaca

Stefano De Martino rapinato a Milano del Patek Philippe da 50mila euro: “Lascialo o ti sparo”

Colpo studiato nei dettagli, in azione quattro uomini a bordo di due scooter: il conduttore è stato fatto scendere dall’auto con il trucco dello specchietto. Caccia a una banda di trasfertisti napoletani

Stefano De Martino

Stefano De Martino

Milano, 20 settembre 2025 – Due scooter con quattro uomini a bordo. Una staffetta nel traffico di via Castelbarco, in zona Bocconi a Milano.

Il primo motorino si affianca alla Mercedes Classe G del conduttore televisivo Stefano De Martino: è il passeggero, col volto coperto da un casco integrale come i complici, a dare un colpo allo specchietto. A quel punto, il trentacinquenne, star di Rai Uno con la trasmissione ‘Affari Tuoi’, abbassa il finestrino per controllare eventuali danni alla carrozzeria. È in quel momento che arriva un secondo motorino: in un amen, un rapinatore gli afferra il polso sinistro e inizia a tirare per strappare il cinturino del Patek Philippe da 50mila euro. De Martino fa resistenza, ma l’altro lo minaccia con una frase che ne tradisce l’accento napoletano: “Lasciami o ti sparo”. Il derubato molla la presa. Lo scooter sparisce nel nulla.

Il raid è andato in scena attorno alle 17.00 di giovedì, come denunciato dalla vittima nella querela presentata in serata in Questura. Le indagini sono affidate agli specialisti dell’Antirapine della Squadra mobile, guidati dal dirigente Alfonso Iadevaia e dal funzionario Michele Scarola: gli agenti passeranno al setaccio le immagini registrate dalle telecamere installate nella zona. Fondamentale ricostruire a ritroso il tragitto percorso dalla Mercedes di De Martino: l’ipotesi è che il trentacinquenne sia stato agganciato altrove e pedinato dagli uomini in scooter, che hanno atteso il momento buono per entrare in azione, tra le auto incolonnate in una strada resa più stretta da alcuni cantieri sul margine sinistro della carreggiata. La dinamica e le poche parole pronunciate dall’aggressore spingono la polizia a ritenere che il colpo sia stato organizzato e portato a termine da una batteria di trasfertisti campani, che di solito battono il centro a bordo di motorini con targhe finte a caccia di prede.

L’ultimo precedente risale allo scorso 3 aprile, quando un imprenditore cinquantacinquenne residente a Dubai era stato depredato di un Audemars Piguet modello Royal Oak da 30mila euro in piazzale Aquileia. Poco dopo, gli uomini della Mobile avevano intercettato e bloccato i presunti autori a Rozzano: in manette erano finiti il pregiudicato trentasettenne Raffaele D’Avino (riconosciuto da un ispettore che lo aveva già arrestato nel 2017 dopo un blitz identico in via Foppa), Luigi Cigliano e Angelo Perrotti.

Un modus operandi completamente diverso da quello che adottano i predoni nordafricani che si muovono a piedi per le vie del Quadrilatero e prendono di mira i turisti stranieri. È capitato decine di volte nell’estate che sta per finire, tanto che le forze dell’ordine hanno deciso di potenziare ulteriormente i controlli in zona Monte Napoleone per provare a prendere in flagranza gli autori degli assalti.