
I carabinieri sono intervenuti domenica 31 agosto in via Cavour ad Azzio
Azzio (Varese), 9 settembre 2025 – Una vicenda dove sono intrecciate richieste estorsive, centomila euro prestati a tassi d'usura e un sottobosco criminale a fare da sfondo. Si sono chiariti i contorni attorno al pestaggio di cui è rimasto vittima un maghrebino poco più di una settimana fa, il 31 agosto, picchiato per ore e che alla fine, per sfuggire ai suoi aguzzini, si è lanciato dalla finestra al primo piano di una palazzina di via Cavour. Una caduta da alcuni metri d’altezza che gli ha procurato traumi e lesioni, lasciandolo però miracolosamente vivo.
Interrogatorio in ospedale
Da quanto sono riusciti ad appurare i carabinieri della Compagnia di Luino, intervenuti domenica pomeriggio, che avevano anche interrogato la vittima nelle ore successive al suo ricovero all’ospedale di Circolo di Varese. Il 63enne di origini marocchine all’inizio s’era mostrato reticente. Poi, nei giorni successivi sono emerse le “ragioni” del pestaggio: il 63enne avrebbe chiesto in prestito, nei mesi precedenti, una somma a prestito a tassi da usura, non riuscendo poi però a restituirla, o meglio riuscendo a restituirne solo una parte. Non sufficiente a convincere gli estorsori della sue buone intenzioni. Da qui la spedizione punitiva di domenica 31 agosto.
Un arresto e un ricercato
Uno degli estorsori è stato arrestato il 5 settembre. Avrebbe tuttavia negato ogni coinvolgimento. La vittima lo avrebbe riconosciuto come uno dei quattro aggressori che lo hanno pestato a sangue per ore. I militari dell’Arma sono riusciti a identificare anche un secondo componente della banda, che tuttavia è riuscito a fuggire all’estero. Le indagini ora proseguono per arrivare alla loro individuazione e cattura.