Valtellina, a rischio i parti delle cerve per la neve in alta quota. Allarme incidenti: oltre due al giorno

“Pericolo per la maggiore presenza di cervi e caprioli, anche appena nate, sulle strade di fondovalle”. Trovati anche due cornacchie positive alla West Nile

Un cerbiatto che attraversa la strada (foto di repertorio)

Un cerbiatto che attraversa la strada (foto di repertorio)

Quando in alta montagna c’è troppa neve, le cerve preferiscono partorire a valle, spesso vicino alle strade. Quando succede, aumenta il rischio sia per gli automobilisti sia per le mamme e i cuccioli che si trovano ad attraversare le vie trafficate. Solo nel mese di aprile, in Valtellina, si sono registrati 56 incidenti stradali – circa due al giorno – causati da animali selvatici, in particolare cervi e caprioli.

“La presenza di ancora importanti quantità di neve in quota trattiene gli ungulati sul fondovalle e sui versanti immediatamente superiori, impedendo loro di alzarsi di quota, specialmente in media e alta valle”, spiega il comandante della Polizia Provinciale di Sondrio, Piercarlo Pollieno.

“Tale particolare induce anche a dedurre che i parti che, di solito, avvengono tra fine aprile e maggio in quota, quest’anno potranno verificarsi sul fondovalle o ad altitudini appena superiori al piano, con conseguente forte presenza di ungulati, anche di cerbiatti appena nati, e aumento su strade di fondovalle o prime alture degli animali”.

"Si raccomanda, pertanto, attenzione massima nel percorrere le strade di Valtellina e Valchiavenna soprattutto dall'imbrunire alle prime luci dell'alba”, è l’appello del commissario capo, che ha informato la comunità anche del ritrovamento di due cornacchie grigie che sono risultate positive alla febbre West Nile, il virus del Nilo.