
I rappresentanti di Cgil e Cisl in vista anche dei Giochi olimpici
"Una situazione incomprensibile e non giustificabile con un fisiologico assestamento della linea dopo la conclusione degli interventi di potenziamento infrastrutturale. Non ci aspettavamo che il ripristino della piena operatività della tratta generasse una condizione paradossalmente più critica di quella che i cittadini hanno dovuto sopportare durante l’estate, quando si doveva fare affidamento sui bus sostitutivi". Andrea Frangiamore, segretario generale della Filt Cgil Lecco Sondrio, commenta così il ritorno dei treni sulla linea Tirano-Lecco dopo la quarta estate di stop per i lavori di potenziamento in vista delle Olimpiadi invernali 2026. "Sperando che non si verifichino gli stessi problemi e soprattutto gli stessi ritardi e disservizi nei prossimi giorni, continueremo a monitorare le condizioni del trasporto pubblico ferroviario in attesa di un pronto ritorno alla regolarità del servizio. Una cosa è certa - avverte Frangiamore -: non accetteremo il solito scaricabarile tra Regione Lombardia, Trenord e Rfi, che penalizza come sempre lavoratori e pendolari". Posizione un poco più morbida quella di Michele Fedele (foto), referente per il settore trasporti della Cisl Sondrio. "Che per andare a regime i treni sulla nostra linea avessero bisogno di un paio di settimane di assestamento l’aveva anticipato Rfi stessa", dice. "In qualche modo i disagi di ieri erano previsti. Auspichiamo però che, superato questo periodo chiamiamolo di rodaggio, si possa contare su una situazione di vera eccellenza rispetto al passato. Scusanti non ce ne saranno più: i lavori sono stati fatti, il materiale rotabile è stato innovato, se qualcosa ancora non dovesse funzionare, sarà con ogni evidenza unicamente un problema di capacità di gestione e chi ha questo compito ne dovrà rispondere". "Chi non sarà pronto per l’inizio della scuola è, ancora una volta, il sistema dei trasporti". Lo aveva affermato alcune settimane fa Dario Caelli, segretario della Cisl Scuola ("Ma non certo perché ho doti divinatorie", dice) e ieri la conferma è arrivata puntuale. "Ci si lamenta tanto della disaffezione dei giovani nei confronti della politica, ma c’è forse qualcuno che in questi anni abbia chiesto loro scusa per i disagi, per i bus dove non si riesce a salire, per i treni sempre in ritardo o cancellati?", aggiunge. "Gli studenti pendolari in Valtellina sono migliaia e i continui disservizi sono arrivati addirittura a fare perdere iscrizioni a certe scuole, le famiglie ripiegano su altre soluzioni". S.B.