
Le pecore sul crepaccio: novanta sono scomparse
VAL MASINO (Sondrio) – Per amore del suo gregge che si era perso sul Cavalcorto è stato costretto a diventare un “pastore volante“ Stefano Villani, l’allevatore 34enne di San Martino, in Val Masino, diventato famoso ben al di là delle Alpi per la tenacia con cui dal 18 ottobre scorso si è messo a cercare, anche con l’aiuto dell’elicottero, i suoi animali dispersi.
Alla fine grazie all’aiuto di un gruppo di amici straordinari come il pilota Maurizio Folini, il più bravo al mondo a far volare un elicottero sulle cime, detentore del record di salvataggio in alta quota per il recupero a oltre 8mila metri di quota sull’Everest di alcuni alpinisti, e la guida alpina e soccorritore Luca Maspes, una novantina di capi sono stati recuperati, 20 sono morti cadendo in un dirupo (forse inseguiti da un lupo o da qualche animale che li ha spaventati), mentre trenta sono ancora disperse e si preparano ad affrontare l’inverno sulla montagna.
Nei giorni scorsi Stefano i suoi amici hanno compiuto l’ultimo sorvolo della montagna dov’è caduta la neve: solo nella valle dei Canali sulla neve c’erano delle tracce confuse di animali che potrebbero appartenere alle pecore disperse. Per il resto nessuna traccia.
Se ne riparlerà, forse, la primavera prossima, ma adesso per Stefano c’è da fare i conti e pagare almeno 8mila euro di spese per i sorvoli. Per questo l’allevatore insieme alla compagna Lucia Giacomelli ha lanciato una campagna di raccolta fondi “Vita da gregge“, per consentire anche a chi vive in città di adottare a distanza gli animali e avere in cambio latte e formaggio, da ritirare facendo una gita in valle. "In questi giorni molte persone si informano su come possono fare per andare incontro a Stefano - spiega Lucia -. Vita da gregge vuole essere un inno alla vita, che sia di una persona o di un animale abbiamo il dovere di custodirla e proteggerla. Questo fa un contadino. L’amore è alla base del nostro allevamento. Un connubio di tutela del territorio, ripopolamento della montagna, tradizione contadina, continuità di un lavoro ricco di valore sociale, economico, ambientale e turistico. Attraverso l’adozione della piccola Sion (l’agnellina nata sul Cavalcorto durante la fuga degli animali ndr) si potrà adottare simbolicamente tutto il gregge".
Spendendo
50 o 100 euro si può ottenere un certificato che attesta la donazione, con il diritto al ritiro di un corrispettivo in prodotti dell’azienda agricola. "Ogni adozione andrà interamente nelle spese che abbiamo affrontato e stiamo affrontando per il recupero delle pecore in quota, con l’elicottero - conclude Lucia - Una volta effettuato il pagamento spediremo a casa tutto il necessario per l’adozione. Il ritiro dei prodotti potrà essere effettuato passando in azienda già dai prossimi giorni fino ai primi di maggio".