FULVIO D’ERI
Cronaca

No all’antenna di telefonia di 35 metri, Poggiridenti raccoglie mille firme: “Proteggiamo la nostra salute”

L’Ufficio tecnico ha disposto la sospensione dei lavori. Incaricato un legale. Le petizione al Governo

L’antenna in costruzione a Poggiridenti piano avrà una altezza di 35 metri

L’antenna in costruzione a Poggiridenti piano avrà una altezza di 35 metri

POGGIRIDENTI – Oltre 1.000 firme raccolte a Poggiridenti per dire no alla realizzazione di un’antenna per la telefonia mobile (Srb) alta 35 metri in località Cà Formolli a Poggi Piano. In una comunicazione ai suoi cittadini il sindaco Giovanni Piasini esprime soddisfazione sul numero di firmatari (la petizione verrà inviata ai diversi enti, anche al premier Giorgia Meloni). “Per quanto concerne la petizione popolare “no all’antenna, proteggiamo salute e territorio” – sottolinea - possiamo comunicare che si sono raggiunte oltre 1.000 firme, un grandissimo risultato”.

L’Amministrazione comunale di Poggi precisa i contenuti del messaggio concernente l’installazione dell’antenna radio. “Sono stati giorni frenetici in cui maggioranza e minoranza consiliare hanno cercato di parlare con una sola voce sintetizzando il proprio pensiero e, come accade spesso in queste circostanze, la sintesi non è riuscita perfettamente… Preciso che l’Ufficio tecnico, pur riconoscendo alcune criticità nella gestione della pratica, ha regolarmente avviato l’istruttoria, acquisendo i pareri di Arpa (favorevole) e della Provincia (che ha rimandato alle norme del Pgt comunale). Nel corso dell’istruttoria della pratica, il personale incaricato non ha espresso un parere formale, determinando così il silenzio-assenso previsto dalla normativa in materia di telecomunicazioni. Quando Inwit ha dichiarato di volersi avvalere di tale silenzio-assenso, l’Ufficio tecnico, ritenendo che non ve ne fossero i presupposti di validità, le ha comunicato che era in atto la convocazione della Commissione comunale del paesaggio per proseguire la valutazione della pratica”.

“Io - prosegue Piasini - sono stato informato dell’ipotesi di installazione già prima della presentazione ufficiale della pratica, tanto che mi ero premurato di incontrare i proprietari del terreno, discutendo della questione a più riprese con l’Ufficio tecnico comunale, all’avvio della procedura. L’unica cosa di cui non ero edotto era in quel momento l’altezza della struttura”.

Cosa è mancato? “Un feed back, in quanto attendevo dagli uffici novità sugli sviluppi della pratica che, però, sono giunti alla mia attenzione quando ormai era troppo tardi per intervenire. Comunque, non perdo la speranza di riuscire a fermare l’opera e per questo gli uffici hanno incaricato su mia richiesta un legale del Foro di Milano, l’avvocato Fabio Pellicani”. L’Ufficio tecnico ha avviato il procedimento di annullamento in autotutela del silenzio-assenso, disponendone la sospensione cautelare dell’efficacia del silenzio-assenso e la sospensione dei lavori in corso in data 7 agosto.