La soluzione per il comitato è l’interramento delle linee
Sondrio – Mentre a Poggiridenti sta crescendo una torre per la telefonia alta 35 metri, il Comitato per la realizzazione delle linee di alta tensione in Valtellina e Valchiavenna si rivolge al Comune di Sondrio per l’attuazione di un progetto, già presente da tempo, che, gratuitamente per la città, permetterebbe di interrare le linee ad alta tensione presenti attualmente nel capoluogo. Spostare le linee, oltre che dal lato estetico, sarebbe importante anche per la salute della popolazione.
“La città di Sondrio sarà la maggiore beneficiaria della razionalizzazione delle linee ad alta tensione in provincia – dicono dal Comitato per la realizzazione delle linee di alta tensione in Valtellina e Valchiavenna -. Nessuna altra linea e cabina elettrica a 380 KV, infatti, sarà realizzata sul suo territorio. Diverse linee esistenti che impattano pesantemente con la città verrebbero smantellate e i nuovi collegamenti saranno realizzati verso la cabina 380 Kv, ubicata nel Comune di Piateda, e collegheranno la centrale Enel di Sondrio al nuovo assetto a 380 Kv. E saranno interrate lontano dalle case”.
Questo comporterà la demolizione delle linee ad alta tensione, “Spacca Sondrio”, che transitano nell’area abitata di via Stelvio, via Bormio, via Samaden, via Giuliani e via Vanoni, “troppo vicine alle case e ai centri commerciali. Aree molto sensibili, con strutture che saranno a breve interessate da importanti insediamenti. Il nostro Comitato già dal 2018 aveva sollecitato l’amministrazione sondriese, partiti, forze economiche e sociali, sull’importanza dell’attuazione”. E proprio in questi giorni Sinistra per Sondrio e Futuro Insieme hanno presentato un’interrogazione con risposta scritta a sindaco e Giunta sul tema.