Al Morelli prende il via il corso di perfezionamento per medici infettivologi e pneumologi. E la scelta dell’ospedale sondalino, la struttura più grande d’Europa costruita per combattere la tubercolosi tra il 1932 e il 1938, non è di certo casuale, perché questo è uno dei luoghi simbolo della lotta alla Tbc. Nell’ambito del progetto Ccm 2023 (Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattie) per l’approccio integrato al rafforzamento del contrasto alla tubercolosi: dalla diagnostica e gestione clinica alla sanità pubblica e nell’ottica dei programmi di promozione della salute collegati all’ospedale olimpico, l’Asst Valtellina e Alto Lario e l’Asst Grande ospedale metropolitano Niguarda, con la partecipazione dell’associazione StopTb Italia e il supporto dell’unità operativa prevenzione della direzione generale Welfare di Regione Lombardia, organizzano il primo “Corso di perfezionamento su Tb, Ntm e infezioni respiratorie", rivolto a 15 giovani medici infettivologi o pneumologi. Il corso, a carattere residenziale e a valenza nazionale programmato al Morelli da oggi a giovedì, si svilupperà sia con lezioni frontali che con attività interattive di simulazione e discussione di scenari clinici. Sono inoltre previste visite guidate all’Ospedale Morelli di Sondalo, luogo simbolo della lotta alla tubercolosi e alle micobatteriosi.
L’evento proposto è a titolo gratuito, senza scopo di lucro e/o di promozione commerciale, privo di sponsorizzazioni, e si pone come obiettivo quello di promuovere la formazione e l’aggiornamento scientifico evidence based su una patologia che, nonostante affligga l’umanità da secoli, continua a non trovare sufficienti risposte in termini di prevenzione e cura e anche di formazione e informazione. La diffusione delle conoscenze su queste problematiche tra i futuri specialisti, riaffermando il ruolo di riferimento nazionale degli attori coinvolti anche sul piano della formazione, consentirà un miglior controllo di queste patologie sul territorio e il mantenimento del ruolo del nostro Paese nella lotta internazionale contro di esse.
Fulvio D’Eri