FULVIO D’ERI
Cronaca

Rischio frane a Novate Mezzola. La variante al Pgt e i nuovi vincoli, l’ira della società Mineraria: “Pronti al ricorso”

Contestata la variante che intende ridurre i rischi di dissesto sul versante dell’Avedèe dopo la frana del 2021. Il Comune la difende: “Un passo fondamentale per la sicurezza dei residenti”

È stata riperimetrata la zona di frana

È stata riperimetrata la zona di frana

Novate Mezzola (Sondrio), 10 giugno 2025  – Conclusa la variante al Piano di governo del territorio per aggiornare il Piano di assetto idrogeologico, a tutela dell’abitato di Novate Mezzola. Con la deliberazione dell’Autorità di bacino del fiume Po, lo scorso agosto, era stata sancita l’entrata in vigore del nuovo vincolo di frana attiva sul versante del Monte Avedeè. Grazie al lavoro coordinato di diversi professionisti del settore, con la collaborazione scientifica dell’Università di Milano Bicocca, si è giunti alla riperimetrazione della zona di frana, ampliando in modo significativo l’area della precedente mappatura. “È un passo fondamentale per la tutela dei cittadini e la sicurezza del territorio – dice il sindaco Fausto Nonini – un adeguamento necessario in risposta ai numerosi eventi franosi degli ultimi anni”.  

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La frana del 2021 

Gli abitanti ricordano l’evento franoso del 2021, con l’evacuazione di oltre 70 persone. "I massi in caduta, frammentandosi, hanno raggiunto distanze superiori ai 250 metri dalla base del versante, colpendo diverse abitazioni e causando danni. Insieme alla Cm della Valchiavenna abbiamo avviato una serie di studi per approfondire le condizioni del versante e predisporre interventi a tutela della popolazione”. 

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Grazie a questi dati, condivisi con la Regione, sono stati ottenuti finanziamenti per un totale di 3,7 milioni, per opere di messa in sicurezza. Il primo intervento in località Ganda Grossa è già stato completato, mentre il secondo (la realizzazione di un rilevato paramassi in località Foppa, da 2,7 milioni) sarà realizzato entro la fine dell’anno. "Con rammarico si constata la tardiva presentazione di un’iniziativa giudiziaria da parte della società Novate Mineraria, contro il Comune, la Regione e l’Autorità di bacino per l’annullamento della variante al Pgt. L’amministrazione si difenderà nelle sedi competenti e continuerà sulla strada intrapresa”.