
La rimozione dello striscione pro Gaza “Stop genocidio“ al Sasso Remenno
Val Masino (Sondrio), 10 giugno 2025 – Diventa un caso istituzionale la rimozione dello striscione “Stop al genocidio“ che era stato affisso, con la bandiera della Palestina, al Sasso Remenno. A destare clamore, la decisione del Comune di Val Masino di far intervenire i vigili del fuoco. Dura la nota della segreteria Uilpa Vvf Sondrio, indirizzata al comandante provinciale dei vigili del fuoco di Sondrio, Alessandro Granata, e al prefetto Anna Pavone, in cui si sottolinea come l’intervento di rimozione non sia attinente ai compiti del Corpo e, soprattutto, simili azioni ne ledano "la neutralità e l’integrità”.
“Il sindaco non può disporre direttamente dei vigili del fuoco per compiti non previsti” rimarca il sindacato, che sottolinea: “L’utilizzo improprio del personale operativo in contesti ambigui espone i lavoratori a rischi disciplinari, strumentalizzazioni mediatiche e responsabilità non dovute”.
Le reazioni
Tante le polemiche sui social, per un intervento – sottolinea Marco Paganoni, per la segreteria Uilpa – “percepito come un’operazione impropria o addirittura “di censura”, che ha coinvolto indebitamente i vigili del fuoco in una questione politica”. Da qui la richiesta formale di “un’indagine interna per accertare eventuali violazioni procedurali”. Il sindaco di Val Masino, Pietro Taeggi, ha bollato la contestazione social come “strumentalizzazione politica”.
E ha voluto a sua volta mettere nero su bianco, e inoltrare ai medesimi destinatari della nota sindacale, le ragioni che lo hanno spinto a chiedere la rimozione dello striscione, motivi "legati alla sicurezza pubblica e non per finalità di carattere politico, come purtroppo si sta cercando di insinuare in modo improprio e fuorviante”.
La foto
Alla missiva Taeggi si è premurato di allegare una foto in cui si evidenzia come, accanto allo striscione affisso, fosse presente una corda con attaccati dei moschettoni fissata a un’altezza di circa due metri da terra. Di lì, “in linea con le responsabilità attribuite ai sindaci in materia di sicurezza urbana, al fine di prevenire potenziali comportamenti pericolosi, è stato ritenuto opportuno richiedere il tempestivo intervento dei vigili del fuoco” per la rimozione di striscione e corda, che qualcuno avrebbe potuto adoperare per arrampicarsi, poi consegnati ai carabinieri di Ardenno, perché possano essere svolti gli accertamenti del caso. Taeggi ha espresso solidarietà al comandante provinciale Granata.