FULVIO D’ERI
Cronaca

La Lecco-Tirano chiusa per lavori: falsa partenza dei bus sostitutivi

La prima settimana di navetta ha fatto registrare disservizi, tra orari non rispettati e mezzi pieni. L’appello del sindacato Cisl: maggiori controlli a terra e a bordo, contro il rischio di aggressioni

È la terza estate senza treni lungo la linea Lecco-Tirano per le Olimpiadi. Nella prima settimana di servizio sostitutivo non sono mancati i disagi

È la terza estate senza treni lungo la linea Lecco-Tirano per le Olimpiadi. Nella prima settimana di servizio sostitutivo non sono mancati i disagi

Sondrio – Bus sostitutivi che partono prima dell’orario stabilito, bus strapieni che non possono far salire a bordo altri viaggiatori, e chi più ne ha più ne metta. È quanto accaduto nei giorni scorsi in provincia di Sondrio a causa della chiusura della tratta ferroviaria Lecco-Tirano, per effettuare i lavori di potenziamento infrastrutturale in vista delle Olimpiadi Milano-Cortina 2026. A Morbegno, secondo alcune testimonianze, due pullman hanno anticipato di qualche minuto la partenza lasciando quindi a piedi alcuni utenti. «Quanto successo è inaccettabile – dice Carlo Bordoni, referente valtellinese di Azione – ed è lo specchio di una malagestione dei trasporti. Già si completano le opere olimpiche in ritardo e si è deciso di interrompere la linea ferroviaria fino a settembre per gestire i cantieri che coinvolgono la ferrovia. La cura del servizio sostitutivo dovrebbe essere massima. Siamo di fronte a un territorio rurale, che si spopola e che ha bisogno di attenzioni, non di una gestione approssimativa e inaccettabile. Speriamo che quanto è avvenuto non accada mai più».

Chiede più attenzione e un cambio di passo nella gestione del trasporto sostitutivo anche Michele Fedele della Cisl. «Ci sono arrivate segnalazioni sui disservizi del trasporto sostitutivo in questa prima settimana – dice –. Una situazione che speriamo si risolva presto. È la terza estate senza treni, nelle prime due il servizio sostitutivo, tutto sommato, è risultato di buon livello. Quest’anno siamo partiti male. È vero che è aumentato il turismo di massa, mordi e fuggi, e tanta gente usa i mezzi pubblici per salire in Valtellina. Il flusso è aumentato ma Trenord ha gli strumenti per sapere quanti pullman debbano essere adibiti al servizio. Auspichiamo che, dopo il rodaggio della prima settimana tutto torni più o meno alla normalità: senza un servizio all’altezza vengono penalizzati, come al solito, i lavoratori pendolari». Ma c’è un altro problema. «Vorremmo che per la sicurezza e l’incolumità del personale (degli autisti e dei controllori di bordo, ndr) ci siano maggiori controlli a bordo e a terra, col sovraffollamento purtroppo si rischia sempre qualche aggressione».