FULVIO DERI
Cronaca

La saga dell’ospedale Morelli. La sindaca Peraldini difende la scelta: “Una fondazione anziché un’azienda”

La prima cittadina di Sondalo conferma la strada perseguita sin dal proprio insediamento. E rispedisce al mittente le accuse di chi vuole la sua Giunta responsabile dell’attuale situazione

Ilaria Peraldini a una delle riunioni del Comitato sindaci
Ilaria Peraldini a una delle riunioni del Comitato sindaci

Sondalo (Sondrio) – Il sindaco Ilaria Peraldini difende con forza la soluzione di una fondazione per il Morelli e rispedisce al mittente le accuse sulla responsabilità dell’attuale situazione dell’ospedale sondalino. La petizione dei trecento cittadini di Sondalo volta a chiedere a sindaco e Amministrazione comunale un impegno vincolante per ripristinare l’autonomia totale del Morelli, è stata quindi bocciata dal Consiglio comunale. "In quanto sin dall’insediamento l’Amministrazione persegue il medesimo obiettivo dichiarato in petizione ma con una soluzione tecnica diversa dalla ‘proposta Mescia’: una fondazione di partecipazione e non un’azienda autonoma. Una scelta dettata da ragioni tecniche ma ci sono anche considerazioni di natura politica". Peraldini respinge "ogni insinuazione del popolo dei grandi ex", come li ha definiti.

"Soprattutto quegli ex che non mancano di criticare pesantemente ogni notizia di fonte istituzionale riguardante il Morelli ma che quando ricoprivano la carica nulla di quanto recriminano hanno fatto. Ex sindaci, ex sindacalisti, ex consiglieri provinciali, ex presidenti di Cm, ex presidenti della Conferenza dei sindaci, ex lavoratori pubblici che se la prendevano con la sanità privata ma che ora fanno visite a centinaia di euro l’ora, opinionisti da tastiera dalla ridondanza narcolettica, quei tronfi soloni, quei sedicenti illuminati e infallibili profeti che, quando potevano portare avanti la causa del Morelli, erano i contemporanei spettatori di quel panorama di padiglioni che in quegli anni diventava desolato… Perché se si vuole attribuire a questa Amministrazione la chiusura della metà dei padiglioni, ricordo che il nono è stato chiuso nel 1978, il settimo nel 1997, l’ottavo nel 2001, così come il sesto ha visto in tempi recenti un modesto periodo di apertura solo fra il 1975 e il 1981, seguito da un lungo periodo di chiusura".

Peraldini si è detta "amareggiata da un ex sindaco che accusa di malafede quello in carica sulla questione Morelli" e rimanda ai mittenti le illazioni riguardanti il cambio di rotta con la Regione, rivendicando di "essere una lista civica che fortunatamente dialoga con chiunque, al di là del colore della giacca". Un altro capitolo dell’infinita saga del Morelli, destinata purtroppo a durare ancora per molto tempo.