Fuga continua dal Morelli. Il movimento popolare dopo le denunce rilancia

Fanno discutere le dimissioni del dottor Kazemian e la gestione di Chirurgia. Pesa il precedente: le 10mila firme raccolte per l’oncologo Valmadre. .

Fuga continua dal Morelli  Il movimento popolare  dopo le denunce rilancia

Fuga continua dal Morelli Il movimento popolare dopo le denunce rilancia

Il Movimento per il Morelli autonomo risponde senza tentennamenti a Melazzini. Chiamato in causa dal direttore del Morelli, nel corso della conferenza stampa di giovedì scorso, e sentitosi tacciare di aver divulgato notizie non veritiere su due questioni importanti, le dimissioni del dottor Amir Rezia Kazemian e la riorganizzazione della Chirurgia di Sondalo, il sodalizio non ci sta. "Con tutto il rispetto per il dottor Melazzini – dice Ezio Trabucchi, presidente del movimento – non posso che confermare quanto affermato in merito alle dimissioni del dottore Kazemian (ha trovato un incarico a Gravedona, ndr). Noi abbiamo sentito direttamente l’interessato. Sarà anche vero che loro gli hanno proposto un miglioramento della sua posizione attuale e quanto altro, ma sta di fatto che non sono riusciti a trattenerlo a Sondalo, perché la voglia di andarsene di Kazemian è dovuta a dissidi con Spaterna (il direttore dei servizi di pronto soccorso, ndr). E quando un’azienda non riesce a trattenere un bravo professionista è sempre una sconfitta. Capisco che possa creare imbarazzo… Ma sono tanti i professionisti che se ne sono andati: parliamo del dottor Cella o di Valmadre, per il quale anni fa c’era stato addirittura un movimento con 10.000 iscritti che gli avevano chiesto a suo tempo di restare. Evidentemente se vanno via tanti professionisti, qualcosa che non va c’è di sicuro…". E il movimento ribadisce tutto quanto anche per quel che riguarda le problematiche inerenti il reparto di Chirurgia. "In quel reparto ci sono stati traslochi, accorpamenti e quanto altro. Quel che è certo è che c’è stata tanta confusione come ci hanno detto gli stessi operatori. Vorrei dire anche un’altra cosa. Ogni volta che sentiamo parlare Melazzini… si riducono i posti letto del Morelli. Così facendo si svilisce l’ospedale, con la scusa della scarsità del personale. Basta con la storia della mancanza di personale, che è sì un problema ma che non deve diventare una scusa. In altri ospedali lombardi, infatti, si sta supplendo alla mancanza del personale con altre manovre".

Il finale è un invito al dottor Melazzini: "Speriamo che il suo piano di rilancio del Morelli diventi al più presto pubblico. Ci piacerebbe conoscere il suo contenuto prima che venga sottoposto alle autorità, così da proporre eventualmente osservazioni e rilievi. Me lo auguro…".