SARA BALDINI
Cronaca

Il Comitato treni in orario boccia i vertici regionali

La chiusura estiva - per il quarto anno consecutivo, per altro - "non è stata organizzata in maniera tale da...

La chiusura estiva - per il quarto anno consecutivo, per altro - "non è stata organizzata in maniera tale da...

La chiusura estiva - per il quarto anno consecutivo, per altro - "non è stata organizzata in maniera tale da...

La chiusura estiva - per il quarto anno consecutivo, per altro - "non è stata organizzata in maniera tale da contenere i disagi dei pendolari, degli utenti più o meno occasionali e dei numerosi turisti che dall’area metropolitana si dirigono vero le località turistiche del Lario e della provincia di Sondrio". Al Comitato treni in orario Valtellina e Valchiavenna non è servito neppure aspettare una settimana dall’entrata in vigore, il 15 giugno scorso, dello stop alla circolazione ferroviaria sulla Lecco-Tirano per mettere nero su bianco una vibrata critica all’organizzazione dei bus sostitutivi delle corse in treno. In particolare, "si segnalano bus che partono in anticipo lasciando a piedi i viaggiatori, bus troppo pieni per accogliere altre persone, situazioni di vera emergenza come Lecco e i paesi della costa lariana. Tutto ciò è stato causa di tensioni, di proteste e di manifestazioni di esasperazione che vanno inevitabilmente a gravare sui dipendenti di Trenord e sugli autisti dei bus sostitutivi, posti spesso in condizione di insicurezza e pericolo. Questo è quanto succede a metà giugno ed è facilmente immaginabile quello che potrà accadere quando si entrerà nel vivo della stagione". Chiunque si sia trovato a dover raggiungere la Valle da Lecco o viceversa in questi giorni lo può confermare, il Comitato però va oltre e ne approfitta per puntare il dito contro la destra in Regione "che di fronte ad alcuni episodi di vandalismo sicuramente riprovevoli, anziché assumersi le proprie responsabilità, cerca di spostare l’attenzione dell’opinione pubblica sul tema della sicurezza". S.B.