Trascinante, allegro, ballerino provetto, corista dell’Eco del gambuer e vulcano di idee che poi sapeva sempre come mettere in...
Trascinante, allegro, ballerino provetto, corista dell’Eco del gambuer e vulcano di idee che poi sapeva sempre come mettere in pratica, tanto che da alcune delle sue più grandi passioni sono nati il Museo dello Sci e il Gruppo Folk di Aprica. Elio Negri "Picia" se ne è andato all’improvviso, a 68 anni, lo scorso maggio e anche per i suoi tanti amici e conoscenti è stato un colpo durissimo, la luce che si spegne, il motore che si ferma.
Proprio per questo hanno fortemente voluto organizzare la serata, riuscitissima, di domenica alla Sala congressi del Centro Direzionale dove, per altro ha sede anche quel vero e proprio fiore all’occhiello della località turistica orobica che è il Museo dello Sci e della Montagna, inaugurato nel 2023, coronamento dell’appassionato lavoro di raccolta di cimeli (più di 1.500 paia di sci dai primi del Novecento ai giorni nostri, con l’Alpenstock, il bastone da passeggio che utilizzava in montagna Papa Giovanni Paolo II) di Elio Negri, che ne fanno un unicum a livello non soltanto italiano.
Giovanni Sala, fondatore dell’Accademia d’Osteria KL di Cervinia e presente domenica sera, ha ripercorso le tappe che hanno consolidato la loro amicizia, consentendo ad Elio di avere tra i propri cimeli anche tute, caschi e sci dei campioni del chilometro lanciato. Altri amici, non presenti in sala, hanno voluto comunque mandare saluti con dei video, tra questi Ivano Corvi, aprichese ed ex azzurro delle discipline veloci dello sci.
Tutti hanno proposto l’idea di intitolare il Museo dello sci a Negri e senz’altro l’amministrazione comunale presente in sala non lascerà cadere la proposta.
S.B.