Bema (Sondrio), 6 maggio 2024 – Oggi l’incidente, il dramma, il lutto: ogni pensiero alla vittima. Da domani un altro incubo: l’effetto boomerang di Fly Emotion sulla Valle del Bitto.
Albaredo per San Marco e Bema, due paesini sulla sponda orobica della Bassa Valtellina, poche centinaia di abitanti, negli ultimi anni avevano beneficiato dell’impatto positivo della zip-line prima e della Fly Down e della Railzip dopo. Da placide montagne a mete di esperienze adrenaliche, selfie, foto social e viaggi da raccontare, un polo d’attrazione per tutto il mandamento di Morbegno.
"È una tragedia – riflette il sindaco di Albaredo, Patrizio Del Nero – Siamo tutti addolorati. Sulle cause aspettiamo lo sviluppo dell’inchiesta, vogliamo che sia fatta piena luce". Cordoglio espresso anche dal primo cittadino di Bema, Marco Sutti: "Siamo vicini alla famiglia della vittima". Mai prima d’ora si erano verificati incidenti su questa struttura, frequentata ogni anno da decine di migliaia di turisti.
"In 13 anni sulla Fly Emotion non era mai capitato nulla di pericoloso – prosegue Sutti – Nessuno avrebbe mai pensato potesse succedere una disgrazia del genere. Ora bisogna fare chiarezza. Le indagini serviranno anche per tranquillizzare i turisti che in futuro vorranno tornare sulla Fly Emotion. La sicurezza sopra tutto e prima di tutto".
Verità e trasparenza sono l’unica strada per far sì che il flusso turistico generato dalla zip-line non subisca un brusco stop. Nata nel 2011 con Aerofune, permette di vivere due minuti e mezzo di pura emozione in volo. La valle ha “svoltato“ dopo la nascita dell’impianto e molte attività (ristoranti, bar, hotel) hanno fatto segnare numeri importanti e sempre crescenti. "Indubbiamente questo progetto – conclude Del Nero – è stato molto importante per valorizzare l’economia locale e implementare il turismo". E allora ecco l’incubo: la tragedia in volo potrebbe spezzare l’incanto e mettere la parola fine alla favola del rilancio.