
Gli interventi dei soccorritori dopo la frana a Valdisotto
Valdisotto, 1 agosto 2025 – Primo giorno nelle proprie case per i venti sfollati di Tola mentre si sta lavorando per far sì che gli altri 40 cittadini costretti a lasciare le loro abitazioni, ancora ricoverati presso due strutture bormine, possano rientrare nel più breve tempo possibile.
A quasi un mese di distanza dai paurosi smottamenti che hanno interessato la Valdisotto e costretto ad evacuare una sessantina di persone delle frazioni interessate, già pesantemente colpite nel 1987 con la tragedia della Val Pola, i 20 cittadini della frazioncina di Tola sono tornati a dormire nei loro letti, grazie al lavoro congiunto di tutti gli enti e le amministrazioni coinvolte e grazie al consolidamento del versante montano.
Rimangono ancora a Bormio, nella vecchia struttura del ricovero Villa del Sorriso e all’Hotel Cervo, i cittadini sfollati lo scorso 30 giugno dalla frazione di Aquilone. Per loro i tempi si dilatano. Il versante, d’altronde, deve essere messo in assoluta sicurezza.
"Siamo ovviamente contenti per le 20 persone che hanno potuto ritornare a casa dopo un mesetto – dice il presidente della Provincia di Sondrio Davide Menegola -. Questo è un obiettivo che abbiamo raggiunto grazie a un lavoro congiunto, un lavoro di squadra, in cui tutti, dalla Prefettura alla Regione, dai comuni alla Provincia fino alla Cm Alta Valtellina, hanno fatto la loro parte. Quando c’è un’emergenza così, il lavoro delle istituzioni e di tutte le componenti è essenziale per cercare di riportare la normalità nel più breve tempo possibile. E noi tutti stiamo lavorando affinché anche chi ora è ancora fuori casa possa ritornare nelle proprie abitazioni. Ma è chiaro che il versante vada messo in sicurezza prima di far rientrare la gente. Stiamo facendo il possibile, continuano i lavori per il consolidamento del versante. Lavoreremo affinché le opere che verranno costruite possano garantire agli abitanti di rientrare… ma di farlo in sicurezza».
Un problema, certo di minore entità ma da non sottovalutare, è quello relativo alla viabilità della zona e di tutta l’Alta Valtellina. La strada statale 38, quella percorsa da residenti e turisti per raggiungere o uscire dall’Alta Valle, è aperta mentre la strada provinciale 27 (unica alternativa alla SS38) è ancora chiusa in alcune zone interessate dagli smottamenti del 30 giugno.