
L'équipe del Centro di Ginecologia oncologica dell'ospedale Del Ponte
Milano, 10 giugno 2025 – Carcinoma alla cervice uterina: l’ospedale Del Ponte all’avanguardia in Europa. Il Centro di ginecologia oncologica del nosocomio varesino è stato riconosciuto come Centro di eccellenza per la gestione di una patologia tumorale che in Italia fa registrare ancora 2.500 nuovi casi all’anno. Il riconoscimento è stato assegnato dall'European society of gynecological oncology (Esgo), la più importante società di oncologia ginecologica europea.
Si tratta di un prestigioso accreditamento fondato sul rispetto degli indicatori di qualità Esgo, che garantiscono trattamenti sicuri, efficaci e standardizzati per le pazienti. Tra gli aspetti fondamentali del modello Esgo c’è la centralizzazione delle cure in centri ad alto volume, come quello di Varese, dove l’esperienza e l’efficienza rappresentano importanti punti di forza.
La patologia
Il carcinoma della cervice uterina è il quinto tumore più comune tra le donne sotto i 50 anni e rappresenta una delle principali cause di morte per cancro a livello globale. In Italia, ogni anno vengono diagnosticati circa 2.500 nuovi casi, quasi tutti legati all’infezione da Papilloma Virus (HPV).
Il trattamento dipende dallo stadio del tumore: nelle fasi iniziali, la chirurgia è la soluzione principale, mentre nei casi avanzati si ricorre a un approccio integrato che combina chemioterapia, radioterapia e, quando necessario, brachiterapia.
L’approccio al Del Ponte
Nel corso del 2024, presso il Centro di Ginecologia dell’Ospedale Del Ponte sono state trattate circa 200 pazienti affette da lesioni precancerose o tumori invasivi della cervice uterina. Nella maggior parte dei casi precoci è stato possibile adottare un approccio chirurgico conservativo, a conferma della capacità del centro di offrire percorsi personalizzati e orientati alla preservazione della fertilità, quando clinicamente possibile.
Nello stesso anno, sono stati più di 330 gli interventi chirurgici maggiori effettuati per patologie ginecologiche maligne, un dato che colloca il centro varesino tra i poli di riferimento non solo a livello regionale, ma anche nel contesto nazionale.
L’elevato volume di attività chirurgica per il tumore della cervice è stato uno degli elementi chiave che hanno portato al conferimento della prestigiosa certificazione ESGO.
Primato in Italia
Il centro di Varese è tra i pochi in Italia (solo quattro in totale) ad aver ottenuto questo riconoscimento, che attesta competenza clinica, organizzazione multidisciplinare e aderenza ai più alti standard europei. Ogni caso clinico viene discusso all’interno di un collegio oncologico multidisciplinare dedicato, che coinvolge ginecologi oncologi, radioterapisti, genetisti, anatomopatologi e radiologi, garantendo un percorso di cura integrato e condiviso.
Un altro importante requisito previsto dai criteri Esgo riguarda la tempestività del trattamento, infatti a Varese le pazienti iniziano le terapie entro quattro settimane dalla presa in carico, grazie a percorsi clinico-organizzativi efficienti e a un accesso rapido alle risorse diagnostiche e terapeutiche.
La reazione
“Questo riconoscimento premia l’impegno di un’intera équipe e la visione che da anni guida il nostro lavoro – spiega il professor Fabio Ghezzi, direttore dell’Ostetricia e Ginecologia di Asst Sette Laghi e professore ordinario di Ginecologia e Ostetricia all’università dell’Insubria – Offrire alle pazienti un’assistenza fondata su evidenze scientifiche, tecnologie avanzate e una reale integrazione tra competenze. È una tappa importante, ma soprattutto un punto di partenza per continuare a crescere e migliorare.”
Negli ultimi anni, il centro ha contribuito a decine di pubblicazioni su riviste scientifiche di rilievo internazionale, contribuendo all’avanzamento delle conoscenze sul tumore della cervice uterina e sull’adozione di tecniche sempre più innovative e personalizzate.
Un ruolo chiave in questo percorso è svolto dal Centro di ricerca in Ginecologia oncologica e Chirurgia mini-invasiva, un polo riconosciuto a livello nazionale e internazionale per lo sviluppo di tecnologie avanzate, la sperimentazione di nuovi approcci chirurgici e la promozione di reti collaborative con istituzioni accademiche di riferimento.
“Integrare assistenza, ricerca e formazione è il cuore del nostro modello operativo”, spiega il professor Jvan Casarin, direttore del Centro di ricerca. “Grazie al supporto dell’Università e all’impegno del nostro team, stiamo contribuendo in modo concreto all’innovazione scientifica, con un impatto diretto sull’evoluzione delle evidenze cliniche nel trattamento di questa patologia”.
Il futuro del centro
Il riconoscimento Esgo rappresenta non solo una certificazione di qualità, ma anche uno stimolo a proseguire su un percorso di eccellenza. Il Centro di ginecologia oncologica di Varese continuerà a investire in innovazione, formazione e organizzazione per offrire alle pazienti cure sempre più efficaci, sicure e personalizzate, in linea con i più alti standard europei.
Questo nuovo accreditamento per la gestione del carcinoma della cervice uterina si aggiunge ai precedenti riconoscimenti Esgo già ottenuti dal centro di Varese come struttura di riferimento per il trattamento del carcinoma dell’endometrio e del carcinoma ovarico, confermando la solidità e la continuità di un modello assistenziale di comprovata eccellenza.