
Il paziente è stato preso in carico da un'équipe medica multidisciplinare coordinata dal dottor Stefano Paulli del reparto di Chirurgia Maxillo-facciale
Legnano (Milano) 15 luglio 2025 – Un’operazione ad altissima complessità, un intervento che coniuga precisione chirurgica, innovazione tecnologica e profonda attenzione per la persona. All’Ospedale di Legnano, l’équipe di Chirurgia Maxillo-Facciale diretta dal dottor Stefano Paulli ha eseguito con successo l’asportazione e la ricostruzione immediata della mandibola di un paziente oncologico, gravemente compromessa dal tumore. A rendere straordinaria la procedura è stato l’utilizzo di una sezione del perone (fibula) – un osso della gamba del paziente stesso – impiegato per ricostruire la mandibola in un unico tempo chirurgico, grazie a una pianificazione digitale pre-operatoria realizzata con software 3D all’avanguardia.

Ricostruzione immediata
"L’intervento ha avuto un duplice scopo – spiega il dottor Paulli –: rimuovere una porzione della mandibola aggredita dal tumore e ricostruirla immediatamente, restituendo al paziente non solo la funzionalità della bocca, ma anche un’estetica facciale il più possibile naturale. Il paziente si è risvegliato con una mandibola nuova, funzionale, esteticamente armonica e pronta alla riabilitazione odontoiatrica. Un impatto decisivo anche sul piano psicologico”.
Ricognizione tridimensionale
Un’operazione chirurgica, dunque, che va ben oltre la semplice rimozione del tessuto malato: è un gesto ricostruttivo e umano, reso possibile da una pianificazione minuziosa e multidisciplinare. “Abbiamo effettuato un’attenta fase preparatoria – ha proseguito Paulli – attraverso indagini tridimensionali che ci hanno permesso di individuare con precisione il tratto di mandibola da asportare e la sezione della fibula da impiegare. Il tutto supportato da protesi create su misura per garantire stabilità e precisione nella ricostruzione”.
"Eccellenza medica”
Un successo chirurgico che rappresenta anche l’orgoglio dell’intera Asst Ovest Milanese, come sottolineato dal direttore generale Francesco Laurelli: “Questo intervento è la prova concreta del livello di eccellenza raggiunto dai nostri professionisti. A nome di tutta l’Asst esprimo un sentito ringraziamento all’équipe di Paulli e a tutti coloro che hanno contribuito a questo straordinario risultato".
Approccio sinergico
Sulla stessa linea anche il direttore sanitario Valentino Lembo, che ha evidenziato la centralità della persona come guida per ogni scelta clinica: “L’approccio multidisciplinare e la cura globale del paziente sono il cuore del nostro lavoro. In questo caso, non ci siamo limitati a curare la malattia, ma abbiamo agito per restituire dignità, funzionalità e benessere al paziente anche nel suo futuro quotidiano". Il paziente, dopo il decorso post-operatorio, proseguirà il proprio percorso di cura tra le mura domestiche e presso le strutture sanitarie di riferimento. Un viaggio difficile, ma reso possibile da una medicina che guarda al futuro senza dimenticare l’uomo.