
Due frame del video del compleanno di Renato Pozzetto, presente anche lo l'amico storico Massimo Boldi
Como – Il 14 luglio 1940 nasceva a Milano uno dei volti più amati della commedia italiana. Lunedì sera, Renato Pozzetto ha spento 85 candeline in una festa intima e calorosa a Laveno-Mombello, sulle sponde del Lago Maggiore. L’attore, comico, sceneggiatore e regista ha scelto di festeggiare lontano dai riflettori, circondato dagli affetti più cari. Tra gli invitati d’eccezione, l’amico e collega Massimo Boldi – che il 23 luglio compirà 80 anni – e Andrea Pucci, che non hanno voluto mancare a questo momento speciale.
La serata si è conclusa con il tradizionale taglio della torta, decorata con fragole e frutti di bosco. Boldi ha documentato tutto sui social, regalando ai fan un video dove si vede Pozzetto sorridere mentre gli cantano “Tanti auguri”, pronto a spegnere le candeline tra risate e scherzi.
Il post Instagram di Boldi, accompagnato da un semplice “Auguri a Renato Pozzetto”, ha scatenato una valanga di commenti affettuosi. I fan hanno ricordato la celebre espressione “Taaaac” che ha reso immortale l’attore, scrivendo messaggi come “Siete dei grandi”, “Auguroni Renato” e “Meravigliosa”.
L’eredità di un grande
Ottantacinque anni di vita per un artista che ha saputo conquistare generazioni di italiani con la sua comicità genuina e il suo stile inconfondibile. Nato e cresciuto a Milano, Pozzetto incarna perfettamente lo spirito lombardo: pragmatico, ironico, mai sopra le righe. La sua milanesità non è mai stata una barriera, ma un ponte verso il pubblico nazionale. Il suo accento e le sue espressioni sono diventate patrimonio collettivo.
Insieme a Cochi Ponzoni ha rivoluzionato il cabaret italiano negli anni ‘70. I loro sketch alla tv e i film hanno accompagnato intere generazioni. Pozzetto ha saputo evolversi mantenendo sempre quella spontaneità che lo rende unico. Pozzetto ha il dono di trovare il lato comico nelle situazioni più banali. I suoi personaggi – dall’impiegato timido al pensionato brontolone – sono specchi in cui ogni italiano si riconosce.