Milano, 17 aprile 2023 - Prima del ricovero di Silvio Berlusconi al San Raffaele di Milano pochissimi conoscevano l’esistenza della leucemia mielomonocitica cronica che ha colpito il leader di Forza. Ecco alcune risposte alle domande sulla malattia, sulla guarigione, sulle cure e sulla modalità di terapia.
- Si può convivere per anni
- Dopo il ricovero, quali cure?
- Terapie ambulatoriali
- Quanto dura e come funziona la terapia?
- Malattia degli “anziani”
- Le modalità di trattamento?
- Globuli bianchi
“E’una malattia cronica - spiega all'Adnkronos Salute Paolo Corradini, presidente della Società italiana di ematologia (Sie) e direttore della Divisione di Ematologia all'Irccs Istituto nazionale tumori (Int) di Milano- con cui si può convivere; a seconda dello stadio, e dei fattori di rischio genetici, è una malattia che può durare anche anni".
Dopo la Terapia intensiva, quali cure?
Il bollettino di ieri sulle condizioni di salute dell'ex premier conferma che al momento lo stato clinico e la risposta alle cure hanno consentito il suo trasferimento in un reparto di degenza ordinaria . La domanda di molti è : che percorso aspetterà da adesso in poi a Silvio Berlusconi?.
"Non conosco nello specifico la situazione" dell'ex premier, "però per tutti i pazienti" della sua fascia d'età, "quindi anche per lui, le terapie dopo sono generalmente ambulatoriali", evidenzia Corradini.
Quanto dura e come funziona la terapia?
Il presidente, 86 anni, era stato ricoverato in Terapia intensiva il 5 aprile scorso per la cura di un'infezione polmonare, infezione che rientra nel contesto della condizione ematologica cronica con cui convive da tempo. La sua permanenza in terapia intensiva è durata una decina di giorni ora il suo percorso prosegue in un reparto di degenza ordinaria. "E il decorso non è cambiato - precisa Corradini - Adesso che ha cominciato la sua terapia" per la leucemia mielomonocitica cronica "bisogna capire se funzionerà e quanto a lungo. E poi di solito queste terapie sono di tipo ambulatoriale dopo".
Questa leucemia ( Lmmc) rientra nelle sindromi mielodisplastico-mieloproliferative e colpisce in particolare le persone anziane. E’una malattia che ha come caratteristica proprio l'aumento di una specifica popolazione di globuli bianchi: i monociti.
Quali modalità di trattamento?
Le terapie dunque "servono per farli scendere. A volte si fanno con dei brevi cicli mensili, a volte invece si fanno dei trattamenti in continuo per bocca che si assumono a una dose bassa tutti i giorni. Queste sono un po' le opzioni del trattamento della leucemia mielomonocitica cronica".
I rialzi periodici dei globuli bianchi in questa patologia "sono normali, perché anche quando vengono controllati da una terapia, poi magari temporaneamente possono perdere di nuovo il controllo, risalire un po'. E così via".