Silvio Berlusconi fuori dalla terapia intensiva: primo bollettino medico. L’ex premier migliora

Il Cavaliere ricoverato in degenza ordinaria al San Raffaele risponde bene alle cure. Lo annunciano Zangrillo e Ciceri. “Il monitoraggio prosegue”

Berlusconi ricoverato di nuovo al San Raffaele

Berlusconi ricoverato di nuovo al San Raffaele

Milano, 17 aprile 2023 - "Al momento lo stato clinico e la risposta alle cure hanno consentito il trasferimento del presidente Silvio Berlusconi in un reparto di degenza ordinaria", comunicano ufficialmente il medico personale e responsabile delle terapie intensive Alberto Zangrillo e Fabio Ciceri, primario dell'Oncoematologia del San Raffaele dove l'86 enne leader di Forza Italia è stato ricoverato per dodici giorni in terapia intensiva a causa di una polmonite contratta nel contesto della leucemia mielomonocitica cronica di cui, si è appreso in questa occasione, soffre da oltre un anno.

Berlusconi dunque rimane ricoverato al San Raffaele, ma le terapie - la chemio "leggera" e quelle per contrastare l'infezione polmonare - stanno avendo effetto e il suo miglioramento ha consentito il trasferimento in un reparto non intensivo. "Proseguono le cure e il monitoraggio dei parametri funzionali", conclude il bollettino dei due medici.

Zangrillo

"Sono sereno perché stiamo facendo del nostro meglio. E sono sereno perchè ho davanti un paziente che è anche un grande amico per me non posso negarlo, c'è un grande coinvolgimento personale ma è una persona che ci ha abituato a rispondere sempre al meglio e quindi anche davanti una patologia grave in una situazione veramente difficile lui sta rispondendo bene alle terapie". Queste le parole pronunciate dal professor Alberto Zangrillo, medico personale dell'ex premier e responsabile della terapia intensiva dove è ricoverato

Le visite

Nel frattempo, il padre della compagna Marta Fascina, Orazio, è entrato all'ospedale San Raffaele di Milano. Lo aveva lasciato ieri sera dopo la notizia del trasferimento di Silvio Berlusconi dalla terapia intensiva alla degenza ordinaria. La figlia in questi giorni di ricovero non è mai stata vista lasciare la struttura

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