
La tragedia era avvenuta sette anni fa a Vigevano
Vigevano (Pavia) – Una segnalazione formale al ministero della Salute per chiedere l’adozione, con procedura urgente, di nuove linee-guida a livello nazionale che interessino il monitoraggio dei neonati e delle madri nelle ore immediatamente successive al parto oltre all’attivazione di un programma di supporto continuativo per i primi mesi con l’obiettivo di tutelare la salute fisica e psicologica delle neo-mamme e dei loro piccoli. La annuncia il Codacons, il coordinamento delle associazione per la tutela dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori, a seguito della vicenda avvenuta all’ospedale di Vigevano 7 anni fa e che nei giorni scorsi ha visto il Tribunale civile di Pavia riconoscere alla famiglia di un neonato, schiacciato nel sonno dalla mamma e andato in arresto cardiaco, che ha riportato conseguenze permanenti gravissime, la somma di un milione e mezzo di euro a titolo di risarcimento da parte della Asst che è titolare dell’ospedale della città ducale.
La richiesta presentata dalla famiglia, rappresentata dall’avvocato Carmela De Lucia del foro di Genova, attiva da anni a sostegno del Tribunale per i Diritti del malato, era stata doppia. “Ed è per questo – ha commentato la legale – che siamo del tutto insoddisfatti del pronunciamento del Tribunale. Non si tratta di una questione economica, anche se il bambino che oggi ha 7 anni è tetraplegico e necessita di assistenza continua e le spese sono considerevoli, quanto di una questione di principio: i periti del Tribunale hanno stimato la totale responsabilità dell’ospedale mentre il giudice l’ha definita nella misura del 50%”.
Secondo l’avvocato della famiglia del piccolo la madre non sarebbe stata avvisata dei possibili rischi, la donna, esausta dal parto si era addormentata con il figlio accanto, ed era mancato il monitoraggio. “Questa decisione non rappresenta un risarcimento dovuto – commenta l’avvocato Marco Maria Donzelli, presidente di Codacons Lombardia – ma al contrario è un pronunciamento di grande importanza perché afferma con chiarezza che gli ospedali hanno l’obbligo di garantire non solo la sicurezza del parto, ma anche quella nelle ore immediatamente successive. Il periodo post-partum è un momento delicatissimo in cui la madre si trova in condizioni di estrema fragilità e lo Stato deve garantire dei protocolli chiari e un’assistenza adeguata affinché tragedie come questa non debbano più accadere”.