MANUELA MARZIANI
Cronaca

Terre d’Oltrepò, è tornato l’ottimismo. Obiettivo è pigiare 70 quintali di uve

Broni, ieri il confronto tra l’assessore regionale, il commissario e i sindacati

Un momento dell’incontro di ieri in Regione Al momento la cantina sta completando la pigiatura delle uve bianche

Un momento dell’incontro di ieri in Regione Al momento la cantina sta completando la pigiatura delle uve bianche

BRONI (Pavia)Si è svolto all’insegna della fiducia ritrovata l’incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, il commissario di Terre d’Oltrepò Luigi Zingone e i sindacati dei lavoratori. Una fiducia che il commissario aveva già manifestato nei confronti dei conferitori ed è stata ripagata tanto che sono stati pigiati circa 24mila quintali di uva e in un solo giorno ne sono stati scaricati 3mila. "La stagione continuerà sino a fine settembre, meteo permettendo – ha detto l’assessore Beduschi – ed è strategico non depauperare la possibilità che la più grande cantina riceva uva". I contratti stipulati che prevedono pagamenti delle uve sulla base dei prezzi di mercato stanno restituendo il sorriso ai viticoltori.

"È iniziato un nuovo corso – ha aggiunto l’assessore –. La Regione, ma anche i ministeri sono schierati in difesa di una realtà vitivinicola che non è prescindibile. Il territorio rappresenta lo scrigno più importante per tutta l’uva di qualità". Al momento la cantina sta completando la pigiatura delle uve bianche e in particolare il Moscato, mentre è già pronta ad accogliere le rosse come Croatina e Barbera. "Contiamo che la vendemmia prosegua – ha continuato Beduschi – e che venga conferita più uva possibile. La Regione dal canto suo andrà avanti a ricercare capitali da grandi investitori in modo da rilanciare la cantina". Anche il segretario generale Uila Pavia Mario Ganzu ha confermato "il proprio impegno a sostenere ogni iniziativa utile al futuro di Terre d’Oltrepò, in linea con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda. Il nostro obiettivo è contribuire in modo concreto affinché Terre d’Oltrepò possa tornare ad essere punto di riferimento nel settore, non solo a livello locale ma anche nazionale è giunto il momento di superare le sterili polemiche del passato". L’obiettivo di quest’anno è arrivare ad avere 70mila quintali di uve molto lontani dai 400mila indicati nei piani di rilancio, ma sufficienti a garantire la sopravvivenza. Intanto il 16 settembre, il giudice si pronuncerà sulla richiesta di revoca delle misure di protezione relative alla composizione negoziata della crisi presentata dal ministero. Manuela Marziani