
Un momento dell’incontro di ieri in Regione Al momento la cantina sta completando la pigiatura delle uve bianche
BRONI (Pavia)Si è svolto all’insegna della fiducia ritrovata l’incontro tra l’assessore regionale all’Agricoltura Alessandro Beduschi, il commissario di Terre d’Oltrepò Luigi Zingone e i sindacati dei lavoratori. Una fiducia che il commissario aveva già manifestato nei confronti dei conferitori ed è stata ripagata tanto che sono stati pigiati circa 24mila quintali di uva e in un solo giorno ne sono stati scaricati 3mila. "La stagione continuerà sino a fine settembre, meteo permettendo – ha detto l’assessore Beduschi – ed è strategico non depauperare la possibilità che la più grande cantina riceva uva". I contratti stipulati che prevedono pagamenti delle uve sulla base dei prezzi di mercato stanno restituendo il sorriso ai viticoltori.
"È iniziato un nuovo corso – ha aggiunto l’assessore –. La Regione, ma anche i ministeri sono schierati in difesa di una realtà vitivinicola che non è prescindibile. Il territorio rappresenta lo scrigno più importante per tutta l’uva di qualità". Al momento la cantina sta completando la pigiatura delle uve bianche e in particolare il Moscato, mentre è già pronta ad accogliere le rosse come Croatina e Barbera. "Contiamo che la vendemmia prosegua – ha continuato Beduschi – e che venga conferita più uva possibile. La Regione dal canto suo andrà avanti a ricercare capitali da grandi investitori in modo da rilanciare la cantina". Anche il segretario generale Uila Pavia Mario Ganzu ha confermato "il proprio impegno a sostenere ogni iniziativa utile al futuro di Terre d’Oltrepò, in linea con il senso di responsabilità che ha sempre contraddistinto le lavoratrici e i lavoratori dell’azienda. Il nostro obiettivo è contribuire in modo concreto affinché Terre d’Oltrepò possa tornare ad essere punto di riferimento nel settore, non solo a livello locale ma anche nazionale è giunto il momento di superare le sterili polemiche del passato". L’obiettivo di quest’anno è arrivare ad avere 70mila quintali di uve molto lontani dai 400mila indicati nei piani di rilancio, ma sufficienti a garantire la sopravvivenza. Intanto il 16 settembre, il giudice si pronuncerà sulla richiesta di revoca delle misure di protezione relative alla composizione negoziata della crisi presentata dal ministero. Manuela Marziani