
Pavia, 15 ottobre 2023 - "Dobbiamo impedire che al danno delle limitazioni si aggiunga per gli allevatori anche la beffa di costi insostenibili e impossibilità di gestione degli impianti". Il senatore pavese Gian Marco Centinaio, vicepresidente del Senato e già ministro e sottosegretario all'Agricoltura, responsabile del dipartimento Agricoltura e Turismo della Lega, lo afferma in una nota sulla peste suina, chiedendo a Regione e governo di aiutare gli allevatori.
"Le misure di contenimento della peste suina africana - spiega Centinaio - hanno ormai reso ingestibili tanti allevamenti in provincia di Pavia. In una lettera rivolta a Regione Lombardia, Ministero della Salute e Ministero dell'Agricoltura, chiedo un intervento diretto e immediato, ciascuno per le proprie competenze, per consentire il ripristino delle necessarie condizioni di sostenibilità delle strutture".
In base ai dati epidemiologici del Bollettino nazionale, aggiornato a oggi, domenica 15 ottobre, in provincia di Pavia sono 6 i casi di positività alla Psa accertati su cinghiali e 9 i focolai in allevamenti di suini.
"Il confronto che ho avuto nei giorni scorsi con Confagricoltura Pavia, insieme ad altri rappresentanti istituzionali - prosegue Centinaio - ha fatto emergere le tante criticità degli allevamenti presenti nei Comuni sottoposti a restrizioni contro la diffusione della Psa. Abbattimenti e mancati introiti rappresentano infatti solo la punta dell'iceberg, fatto di strutture che ormai scoppiano di capi che non possono essere movimentati e di effluenti che non possono essere sparsi nei terreni, né ulteriormente stoccati nelle apposite strutture".
Da queste sollecitazioni arrivate dagli allevatori, l'appello del senatore pavese alle istituzioni regionali e nazionali: "Governo e Regione non possono più ignorare questa situazione - conclude Centinaio -. Mi associo dunque alla lettera già inviata dal prefetto Francesca De Carlini, affinché si proceda rapidamente con le deroghe necessarie, compatibilmente con la dovuta profilassi, e con i ristori economici per i danni diretti e indiretti subiti dagli allevatori".