In Lombardia continua a crescere l’allerta per la peste suina. Dallo scorso 22 giugno, "nonostante l'abbattimento preventivo di quasi 34mila maiali, si contano, solo nell'ultima settimana, ben nove focolai scoperti nella nostra regione".
Si aggrava dunque, secondo dati diffusi dal Pd, l'emergenza peste suina in Lombardia. Marco Carra e Matteo Piloni, rispettivamente capodelegazione e segretario della commissione Agricoltura, e Roberta Vallacchi, componente della commissione Ambiente, tornano alla carica in merito alle misure adottate da Regione Lombardia per contrastare l'emergenza PSA. "Il piano nazionale del commissario straordinario prevede, solo in Lombardia, l'istituzione di nove Gruppi operativi territoriali, che devono essere costituiti da almeno 20 operatori qualificati e che rappresentano il fulcro di tutta l'operazione, dal momento che devono coordinare i servizi veterinari delle aziende sanitarie locali e definire le misure di contenimento più efficaci contro la PSA", osservano i dem per i quali bisogna stilare un protocollo per la gestione dei reflui zootecnici e dei liquami e a fornire altre indicazioni chiare per la gestione in sicurezza degli allevamenti; individuare un sito di macellazione unico a livello regionale; interloquire con il Governo per la gestione delle carni macellate in provincia di Pavia; prevedere un indennizzo per i danni indiretti agli allevatori; monitorare, attraverso le ATS, la disinfestazione dei capannoni utilizzati per l'abbattimento dei capi".
Secondo Carra, Piloni e Vallacchi bisogna infine affidare all'Istituto Zooprofilattico sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, un documento di valutazione dei rischi che tracci uno scenario ipotetico della diffusione della peste suina" da trasmettere "tempestivamente alle associazioni di categoria e agli operatori del settore".
Pavese centro dell’emergenza
Nell’ultimo periodo il Pavese è stato il focolaio principale di questo fenomeno. Per arginare la Psa infatti sono stati abbattuti 33.865 capi a fronte di 12.910 casi di positività. E sta facendo ancora molto discutere l’abbattimento di 10 maiali non destinati all’alimentazione umana abbattuti nel rifugio Cuori liberi di Sairano come prevedeva un’ordinanza di Ats. "L'uccisione indiscriminata di tutti i suini senza nemmeno sapere se sono positivi o meno è stata una crudeltà, soprattutto considerando che il semplice isolamento sarebbe stato sufficiente". Ha fatto sapere l'avvocato Gianluca Maria Lanza, presidente della consulta regionale lombarda di Forza Italia per la tutela ed il benessere degli animali.